E’ tempo di compilare il 730 e per ognuno cambiano i metodi, ad esempio che cosa succede per chi fa parte di una coppia separata?
E’ certo il fatto che quando ci si separa, quello che cambia non riguarda solo la composizione familiare, ma anche le differenze economiche e che quindi vanno ad intaccare la dichiarazione dei redditi.
Partiamo infatti dal presupposto che il coniuge separato può rimanere a carico dell’altro ex in alcuni casi, ma a questo si deve anche aggiungere che ci sono gli assegni di mantenimento e le detrazioni dei figli, che vanno divise, senza contare anche la possibilità della presenza di un mutuo acceso sull’abitazione in cui viveva il nucleo familiare che probabilmente sostengono ancora entrambi gli ex coniugi.
“Il 730 per le coppie separate è ricco di aspetti da conoscere e dei quali ci si rende conto solo in sede di compilazione di dichiarazione dei redditi. Il coniuge separato con un reddito che non supera i 28.40,51 euro l’anno resta a carico dell’altro, se convivente, e rientra tra gli altri familiari” fanno sapere gli esperti ma le novità non finiscono qua.
730, cosa cambia per gli assegni di mantenimento?
Come detto prima, le cose cambiano per i coniugi quando si separano anche per la compilazione della dichiarazione dei redditi, oltre a quanto detto prima, ci sta anche da considerare gli assegni di mantenimento.
Nel caso in cui, infatti, si prendono gli assegni di mantenimento periodici percepiti dall’ex marito o dall’ex moglie, si tratta di redditi che vanno equiparati a quelli da lavoro dipendente e infatti possono essere messi sullo stesso livello di una eventuale formazione del reddito imponibile e sono assoggettati all’Irpef e proprio per questo motivo vanno indicati nella dichiarazione dei redditi.
Quindi sul 730 devono essere indicati anche dal coniuge che li versa, come oneri sostenuti e vanno inseriti nel Quadro E al rigo E22 in cui deve essere indicato il codice fiscale del coniuge che li riceve e l’importo annuale corrisposto.
“Una delle note dolenti per il separato che è costretto a lasciare l’abitazione del nucleo familiare è rappresentata dall’eventuale mutuo ancora da saldare. Precisiamo subito, però, che anche se non più residente ha ancora diritto alle detrazioni degli interessi passivi del mutuo perché nell’abitazione hanno la residenza i suoi familiari” confermano sempre gli esperti del settore.
Per concludere, ancora un altro aspetto da prendere in considerazione sono le detrazioni per i figli a carico che nel caso in cui esista una separazione, spettano al 50% per entrambi i genitori per i figli di età superiore ai 21 anni.