Secondo i media britannici, il club inglese sarebbe accusato di aver ricevuto pagamenti mascherati da accordi con sponsor fittizi
Secondo l’accusa esisterebbe un dossier della Uefa realizzato nel 2020, ma fino ad oggi mai pubblicato, che metterebbe nei guai il club di proprietà di Mansour Bin Zayed, membro della famiglia reale di Abu Dhabi e proprietario del City Football Group, per finanziamenti illeciti provenienti direttamente dagli Emirati Arabi, fatti passare per sponsorizzazione.
Qualche mese fa il Manchester City era stato anche deferito dalla stessa Premier League. Con un comunicato ufficiale, infatti, la Lega ha dichiarato che il club, in mano allo sceicco Mansour, potrebbe aver violato diverse regole del fair play finanziario nelle stagioni dal 2009/10 al 2017/18.
Arrivano nuove accuse dall’Inghilterra nei confronti della squadra neo Campione d’Europa guidata da Pep Guardiola. Come riportato da The Times, infatti, un rapporto della UEFA prodotto nel 2020 sottolinea come tra il 2012 e il 2013 siano stati pagati 30 milioni di sterline, circa 35 milioni di euro, sotto forma di sponsorizzazioni occulte, ma che in realtà erano finanziamenti diretti dello stato arabo proprietario del club. “Una figura misteriosa degli Emirati Arabi Uniti avrebbe pagato 30 milioni di sterline al Manchester City“, questa l’informazione che comparirebbe nel report Uefa, “si tratterebbe di pagamenti di 15 milioni di sterline l’uno, effettuati nel 2012 e nel 2013, a integrazione della somma già incassata per una sponsorizzazione. Pagamenti che farebbero parte delle 115 violazioni contestate dalla Premier League“.
Il comitato giudicante della Uefa sul financial Fair Play evidenzia come i pagamenti sarebbero dovuti provenire dalla società di telecomunicazioni di maggioranza statale degli Emirati Arabi Uniti, la Etisalat, ma erano in realtà “finanziamenti azionari mascherati”. In quanto questi versamenti verrebbero direttamente dai proprietari della City, l’Abu Dhabi United Group, il gruppo di investimento guidato dal vicepresidente di Abu Dhabi, lo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan. Un altro duro colpo per la società del momento in Inghilterra, capace per la prima volta nella storia di realizzare uno storico “Treble” in questa stagione, con la vittoria in Premier League, in FA Cup e in Champions League nella finale di Istanbul contro l’Inter. Secondo i difensori del City, Etisalat avrebbe rimborsato i soldi al proprietario nel 2015, posizione però non accettata dalla Uefa, che aveva imposto infatti al club la squalifica per due anni dalle competizioni europee nel 2019, sanzione tuttavia ribaltata poi dal TAS di Losanna, che ha stabilito come i pagamenti non potevano essere trattati come violazioni delle regole perché prescritti.
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