Prima fa il bagno della Fontana di Trevi e poi aggredisce una vigilessa che con i suoi colleghi si trovava davanti a lei.
Ancora una volta ci si è trovati a vedere una situazione che ha davvero dell’allarmante e che è avvenuta a Roma nelle scorse ore, quando una donna è stata sottoposta al trattamento sanitario obbligatorio.
Il motivo ha a che fare con quello che è capitato Sabato sera dopo che la stessa ha fatto il bagno della Fontana di Trevi, cosa vietata per poi anche aggredire due agenti della polizia locale di Roma Capitale che erano andati per fare il loro dovere e invitarla ad uscire.
Ad avere avuto la peggio una vigilessa che come hanno dimostrato le immagini diventate virali sui social, è finita per terra dopo l’aggressione: ma entriamo nel dettaglio di quanto successo.
Vigilessa aggredita da una donna: sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio
Ad avere ripreso l’incredibile scena sono stati dei turisti che proprio in quel momento erano presenti vicino Fontana di Trevi, gli stessi che poi hanno condiviso l’accaduto su i loro profili Telegram e Instagram, facendoli diventare virali.
In particolare si vede la donna, che poi è stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio, prima farsi il bagno nella Fontana di Trevi e poi aggredire gli agenti della Polizia di Roma Capitale che stavano provvedendo ad applicare la legge e quindi ad invitarla ad uscire.
Ad avere la peggio una vigilessa: prima non avendo effetto il richiamo, l’agente è entrato in acqua per andare a recuperarla. Una volta raggiunta, la donna lo ha colpito con uno schiaffo. Trascinata fuori dalla fontana, ha continuato a dare in escandescenze e ha fatto cadere con un calcio una vigilessa. Per fortuna pare non avere riportato dei danni gravi, infatti sempre nel video si vedono anche i suoi colleghi che la aiutano ad alzarsi dopo essere stata scaraventata per terra.
La donna è stata poi portata via e sottoposta a Tso, ovvero al trattamento sanitario obbligatorio e di certo per lei ci saranno anche delle sanzioni. Non resta che attendere nella speranza che dei fatti del genere non succedano mai più.