Da uno studio effettuato sulle scimmie è arrivata un’incredibile speranza su una possibile cura contro l’Hiv
Un semplice trapianto di cellule staminali effettuato su due primati ha aperto la speranza in un vaccino che in futuro possa guarire dal virus dell’Aids che ancora flagella molte zone della nostra Terra. E’ il risultato di uno studio condotto dall’Oregon Health & Science University e pubblicato sulla rivista Immunity.
Dall’inizio dell’epidemia, nel lontano 1982, a oggi sono stati segnalati 72.034 casi di AIDS, di cui oltre 46 mila deceduti fino al 2019. Nel 2021 sono stati diagnosticati 382 nuovi casi di AIDS pari a un’incidenza di 0,6 nuovi casi per 100.000 residenti.
Oggi l’Aids può essere considerata una malattia cronica. Ma nonostante i traguardi terapeutici raggiunti, i rischi sono sempre in agguato, soprattutto tra la popolazione più giovane. Se le nuove diagnosi di Hiv sono infatti in calo, l’incidenza più alta si registra nella fascia 25-29 anni, ecco perchè continuano gli studi e le ricerche per trovare una cura risolutiva per fermare del tutto questa malattia. Nella storia della lotta all’HIV si ricorda il caso del paziente di Berlino, una persona con HIV guarita dall’infezione in seguito a un trapianto di staminali per trattare la sua leucemia. Una guarigione eccezionale, imputabile alla resistenza delle cellule del donatore all’infezione da HIV. Un caso che, sotto alcuni aspetti, sottolinea come nella lotta all’HIV studiare i bersagli del virus, i suoi ospiti, è fondamentale tanto quanto la sua caratterizzazione. E un nuovo tassello del puzzle, proprio per lo studio di questi possibili bersagli del virus, arriva oggi da una ricerca pubblicata sulla rivista Immunity.
Lo studio in questione è stato condotto dall’Oregon Health & Science University e mostra come due primati non umani sono stati curati da una forma di HIV simile alla scimmia in seguito al ricevimento di un trapianto di cellule staminali. I ricercatori che hanno preso parte allo studio hanno potuto rilevare che le cure, affinché risultino efficaci, hanno bisogno della presenza di due circostanze precise, che devono coesistere. Queste due circostanze permettono di documentare come l’HIV viene eliminato dal corpo, dettagli fondamentali che permettono di capire come questa cura sarà poi applicabile all’uomo e al maggior numero di persone possibili. “Cinque pazienti hanno già dimostrato che l’HIV può essere curato“, ha affermato il ricercatore principale dello studio, Jonah Sacha, professore presso il Centro di Ricerca sulle Primati Nazionali dell’OHSU e l’Istituto per la Vaccinazione e la Terapia Genica dell’OHSU. “Questo studio ci sta aiutando a comprendere i meccanismi che permettono che avvenga questa cura”, ha continuato Sacha. “Speriamo che le nostre scoperte contribuiscano a rendere questa cura efficace per chiunque, idealmente attraverso un’unica iniezione anziche’ un trapianto di cellule staminali”.
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