Alle superiori a 11 anni, bambino prodigio in Italia: il motivo

Con un’intelligenza fuori dal normale è riuscito a bruciare le tappe: per il nostro Paese si tratta di un record

Una specie di “Super Vicky”, un fenomeno con qualità sopra la media. Giulio, un bambino eccezionalmente intelligente, vive a Galatone, in Salento, ed è un orgoglio per i suoi genitori, Michela e Amedeo. La loro casa a volte sembra fuori posto, poiché il piccolo pensa e fa cose che sono al di là della loro immaginazione. Nonostante abbia tecnicamente completato la scuola elementare, ha iniziato a frequentare corsi di quarto e quinto anno presso l’Istituto Tecnico superiore Enrico Medi a Galatone, dalle 15:00 alle 18:00, già a partire da settembre dell’anno scorso.

Bambino prodigio brucia le tappe scolastiche
In Puglia il bambino prodigio super intelligente – Notizie.top

La sua passione d’altronde sono i numeri e il suo sogno è diventare un ingegnere informatico. In Italia, Giulio ha stabilito un piccolo record: è il primo bambino italiano a intraprendere un percorso di studi in un istituto superiore a poco più di 10 anni. Il suo quoziente intellettivo è di 146, certificato dai test svolti a Napoli un anno fa da un esperto professore. Il motivo è che questo enfant prodige è affetto dalla sindrome di Asperger. La diagnosi è arrivata nel 2018. Fin dalla prima infanzia, con i suoi ricci biondi e gli occhiali, preferiva divertirsi con i numeri anziché giocare con i suoi coetanei. A tre anni, nel primo anno della Scuola dell’Infanzia, si dilettava nello spiegare il sistema elettrico della classe anziché colorare. Non ha mai chiesto giocattoli, nemmeno a Babbo Natale. A tre anni ha comprato, insieme a suo nonno, un pannello solare, lasciando stupefatti i suoi genitori quando ha imparato a farlo funzionare da solo: “A quattro anni, l’abbiamo visto leggere per la prima volta le etichette nei supermercati“.

L’esperienza alle superiori

È facile immaginare il percorso di studio di questo bambino così intelligentemente dotato. Grazie a un accordo tra la sua scuola elementare, l’Istituto comprensivo Polo 1 di Galatone, e l’Istituto di istruzione superiore Enrico Medi, Giulio ha iniziato a frequentare le lezioni di quarto e quinto anno. All’inizio era un po’ spaventato, perché i suoi compagni erano sorpresi di avere accanto a loro un bambino molto più giovane, ma ha dimostrato di essere bravo e sensibile. Ha spiegato loro che non è più intelligente, è semplicemente diverso. Annamaria Manni, terapista specializzata nella neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, lo ha seguito passo dopo passo durante gli anni della scuola elementare ed è stata come una zia affettuosa per lui. Giulio ha aiutato gli insegnanti nell’uso del PC e delle lavagne multimediali, spesso risolvendo anche i problemi tecnici. Durante la didattica a distanza, ha offerto il suo contributo alle insegnanti anche durante i fine settimana per approfondire le conoscenze delle piattaforme come Meet e Zoom.

Un bambino di 11 anni alle scuole superiori
Una classe delle scuole superiori

Il prossimo anno, grazie a un piano didattico personalizzato, Giulio avrà la possibilità di seguire le lezioni di algebra previste nel biennio della scuola superiore mentre frequenta le scuole medie“, ha spiegato la madre. Dopo la terza media, potrà passare direttamente al terzo anno dell’Istituto Medi. Il suo sogno da grande è diventare un ingegnere informatico o un programmatore e magari aprire la sua azienda. Ma per ora, sta godendo della sua età dopo anni in cui ha avuto difficoltà a interagire con i suoi coetanei. Giulio gioca a basket e partecipa a un campo estivo come gli altri ragazzi della sua età, interagisce con gli amici e suona la batteria nella sala prove. Un po’ di normalità in una vita che finora è stata decisamente molto particolare.

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