Allungare la vita alle batterie: ora si può

E’ davvero possibile allungare la vita delle proprie batterie, ma in che modo fare? Esiste un metodo molto efficace.

Quante volte sarà capitato di trovarsi con delle batterie che smettono di funzionare e non avere pronto la sostituzione e quindi restare bloccato in attesa del nuovo acquisto, purtroppo è qualcosa che succede più di quanto si immagina.

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Ebbene, esiste un metodo che permette di allungare la vita della batteria stessa, sappiamo perfettamente che densità energetica e velocità di ricarica sono ancora importanti e lo è anche la capacità di mantenere intatte le prestazioni nel tempo.

Un altro particolare importante è quello che ha a che fare con i sensori, che con il tempo e con le varie ricerche sono sempre più sofisticati e in grado di analizzare i parametri all’interno delle celle in modo tempestivo e anche notare qualsiasi tipo di anomalia sia nel caso in cui vengano utilizzati nel campo della mobilità elettrica, siano essi correlati ai sistemi statici di accumulo.

Batterie ecco in che modo allungare la loro vita

Come detto prima, è possibile allungare la vita delle batterie stando attenti a dei particolare che i tecnici con il passare del tempo, hanno sempre cercato di migliorare in misura maggiore.

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E quindi, oltre a quello detto prima, la cosa importante da tenere a mente è la diagnostica, che è stata resa ancora migliore grazie a Metis Engineering, ovvero la startup americana specializzata nella produzione di sensori e dispositivi elettronici per applicazioni automotive e di stoccaggio dell’energia, che ha lanciato un nuovo sistema che si chiama Cell Guard ed è in grado di fornire informazioni dettagliate sullo stato di salute delle batterie agli ioni di litio e degli elementi che le compongono, rilevando con tempestivamente irregolarità o malfunzionamenti.

Ma non finisce qua, una caratteristica dei sensori Cell Guard che non sono gli unici disponibili sul mercato è quella di valutare anche le variazioni di pressione, umidità, temperatura. Sono dotati anche di un accelerometro che registra i carichi d’urto: “Tutti i dati raccolti possono essere analizzati dalla centralina che gestisce la batteria, essendo che i sensori Cell Guard sono dotati di un’apposita interfaccia. In questo modo, in pochi secondi, la centralina può intervenire escludendo le singole celle che hanno subito un guasto o che registrano un anomalo aumento delle temperature. È un concetto che si sta provando ad applicare anche in fase di ricarica” questo riporta la nota ufficiale.