A partire dal 15 Giugno si possono inoltrare le domande per chiedere la cassa integrazione dalle persone vittime di alluvione.
La notizia è davvero ufficiale, dal 15 Giugno prossimo sarà possibile fare domanda all’Inps per la cassa integrazione emergenziale dei dipendenti delle zone colpite dalle recenti alluvioni nelle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Il termine in questione vale anche per gli autonomi e i professionisti che intendono richiedere l’indennità una tantum come si apprende nelle circolari n. 53/2023 – Circolare n. 54/2023.
“Seguiamo passo passo l’avvio del nuovo ammortizzatore sociale unico al fine di garantire tempi celeri in tutte le fasi della procedura, inclusi i pagamenti delle indennità. C’è il massimo impegno a dare il prima possibile gli aiuti necessari alle popolazioni colpite dal maltempo” sono queste le parole del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone che poi aggiunge: “Il confronto con i rappresentanti istituzionali dei territori colpiti sarà costante così da monitorare tutte le azioni messe in campo per la ripartenza”.
Ma entriamo nel dettaglio e cerchiamo di capire per bene di che cosa si tratta e come funziona e soprattutto in che modo è possibile ottenere o per meglio dire erogare l’indennità stessa.
Come detto prima per le persone che hanno subito la gravissima, quanto drammatica alluvione delle scorse settimane, è prevista una indennità che consiste nella casa integrazione emergenziale per i dipendenti delle zone colpite e anche per i lavoratori autonomi.
Si tratta di un gesto davvero molto importante che il Governo italiano ci ha fortemente tenuto a portare avanti, cosi come le parole del Ministro del Lavoro dette per il Messaggero sottolineano.
Detto questo, ricordiamo che l’indennità sarà erogata direttamente dall’Inps in modo da evitare ulteriori oneri alle imprese danneggiate. Ma non finisce qua, sono stati anche confermati i fondi messi a disposizione per il lavoro con il decreto Alluvioni, si tratta di oltre 900 milioni di euro di cui 620 milioni per la cassa integrazione emergenziale e 253,6 milioni di euro per l’indennità una tantum destinata ad autonomi e professionisti.
Non resta altro che attendere e vedere in concreto quando questi aiuti arriveranno nelle tasche delle persone che ancora oggi stanno vivendo un momento di fortissima crisi a causa di quello che è accaduto e che ha costretto loro a lasciare le loro case e anche i loro affetti.
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