Il bike commuting è da sempre una delle mobilità sostenibili più efficaci per diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici
Lo spazio urbano sta diventando sempre più congestionato. Auto e scooter che sfrecciano per le vie delle città, furgoni che invadono le zone pedonali e corrieri che fanno parcheggi apparentemente impossibili! Per attraversare rapidamente il centro città è necessario dotarsi di una city bike, un monopattino elettrico oppure di una versatile bicicletta pieghevole.
La nuova via sostenibile arriva anche in Italia
Gli amanti della bicicletta sanno bene quanto sia appagante pedalare e godere del paesaggio che sfreccia davanti ai loro occhi e non solo. Sempre più persone si convertono agli spostamenti utilizzando questo mezzo agile e poco costoso, anche e soprattutto per andare a lavoro. All’estero, dove in tanti paesi la bicicletta è da sempre un mezzo sul quale spostarsi quotidianamente, questa nuova tendenza è chiamata “bike commuting”, ossia andare a lavoro in bicicletta, percorrendo qualsiasi tipo di terreno, in qualsiasi condizione. O quasi. Prima di metterci “al volante” della nostra bicicletta è opportuno pianificare bene il viaggio verso il posto di lavoro. Per prima cosa è necessario verificare, con sopralluogo, la strada che dovremo percorrere, la distanza e il tipo di terreno, quindi il modello di bicicletta. Se il percorso è urbano una bici da città andrà più che bene, prima erano le bici più modeste, ma negli ultimi tempi, l’aumento dei ciclisti urbani ha indotto le aziende a realizzare dei modelli di city bike tutt’altro che modesti, unendo a una buona componentistica un design accattivante. Se il percorso è lungo, si potrebbe optare per una bici da cicloturismo, nelle quali è particolarmente curata la scelta della sella essendo il componente fondamentale durante percorsi più lunghi.
Al lavoro in bicicletta
Se invece il tratto di strada che dobbiamo percorrere prevede anche l’utilizzo dei mezzi pubblici, la bici pieghevole sarà la soluzione migliore. Possono essere con o senza cambio, e grazie a un meccanismo sul tubo obliquo si possono piegare per essere agevolmente trasportate anche su bus, metro e treni. Per chi invece ha la fortuna di percorrere terreni più o meno sterrati, magari in mezzo alla natura, la mountain bike è sicuramente la scelta migliore. La e-bike sarà invece necessaria se il tragitto prevede molte salite e, soprattutto, se si è un po’ fuori forma. In queste bici la pedalata è assistita da un piccolo motore elettrico che la rende più leggera, soprattutto in salita e nelle partenze. Ne esistono di tutti i tipi: da città, da trekking, cargo, pieghevoli e mountain bike. Oramai in tutte le città le amministrazioni stanno potenziando le piste ciclabili e il servizio pubblico di bike sharing, che consente di prendere a noleggio condiviso le bici su tutto il territorio della città. L’obiettivo è quello di rendere la bici parte integrante del sistema di trasporto pubblico.
Anche le aziende, ma in Italia siamo ancora molto indietro, si stanno organizzando per offrire ai propri dipendenti spogliatoi e docce. In questo modo, soprattutto d’estate, si potrebbe anche scegliere di arrivare in ufficio con abiti sportivi, e quindi approfittare per una sessione di allenamento su strada, per poi cambiarsi e cominciare a lavorare. Naturalmente sono necessari diversi accessori di sicurezza, a partire da quelli per una buona illuminazione, un carter per proteggere i vestiti dalla catena, ma anche un portapacchi o borse per il trasporto di eventuali strumenti di lavoro. Importante anche il campanello e il kit per la riparazione di una sfortunata foratura. Inutile dirlo, un buon casco.