Scatta l’allarme che ha a che fare con il sistema Android e in particolare con quello che concerne lo sblocco degli smartphone.
Si torna ancora una volta a parlare di tecnologia e in particolare di una nuova ricerca portata avanti da un gruppo di ricercatori di sicurezza che sono in particolare esperti del mondo Android e che sono arrivati ad una conclusione particolare.
Il tutto pare avere a che fare con la scoperta di un attacco che in particolare sfrutta delle attrezzature che hanno un valore complessivo di 15 dollari e che sono atte a sbloccare un dispositivo Android in un tempo anche minore di un’ora.
Questo studio o ricerca in particolare si chiama Brute Print e come hanno fatto sapere gli esperti del settore sfrutta un exploit correlato alle impronte digitali: ma cerchiamo di entrare nel particolare e scopriamo come funziona per davvero.
Smartphone scatta l’allarme per Android BrutePrint
Come detto prima questo allarme prende il nome di BrutePrint e stando a quello che hanno reso i ricercatori, pare che la questione prenda di mira in particolare i telefoni Android, consentendo di intaccare la sua vulnerabilità con tantissime impronte digitali diverse.
Tutto quello che sfrutta è un circuito dal valore di 15 dollari e un database in cui sono presenti una serie di impronte digitali come ad esempio quelle che vengono utilizzate per le ricerche scientifiche: “BrutePrint può tentare lo sblocco dello smartphone Android un numero illimitato di volte, richiedendo un’attesa che va dai 40 minuti alle 14 ore a seconda dell’approccio alla sicurezza adottato da ogni dispositivo mobile” riporta la nota ufficiale.
Ovviamente ci sono degli smartphone in particolare che si possono considerare interessati da questo punto di vista e sono: Xiaomi Mi 11 Ultra, OnePlus 7 Pro, Samsung Galaxy S10 Plus e Apple iPhone 7: nel caso del modello Samsung sono risultate necessarie dalle 0,73 alle 2,9 ore; al contrario, lo Xiaomi Mi 11 Ultra ha impiegato tra le 2,78 e le 13,89 ore per sbloccarsi con questa falla.
Discorso diverso invece per tutti gli Iphone che non risultano in nessun modo interessati da questo problema, una situazione che ha portato a pensare che possano essere quasi immuni forse a causa degli standard elevati di sicurezza di iOS.
Ad ogni modo, anche per chi possiede uno smartphone Android, non è davvero il caso di preoccuparsi più di tanto, per potere infatti portare avanti questo tipo di truffa ci vuole certamente del tempo, quindi il segreto è sempre quello di prestare attenzione e non farsi rubare il proprio cellulare.