Anna Falchi ha confessato alcuni retroscena inattesi sulla sua carriera: ecco che cosa le hanno chiesto di fare.
Modella, showgirl e anche attrice, Anna Falchi oggi ha trovato il suo posto in tv come conduttrice. E’ un volto molto amato dal pubblico ed è molto felice delle scelte fatte. Da quando è arrivata nella capitale dalla provincia Anna ha fatto molta strada, per un lungo periodo è stata considerata un’icona sexy, perfetta per i calendari e ideale protagonista del gossip, oggi ha invece conquistato un aspetto rassicurante.
Con i Fatti Vostri entra quotidianamente nelle case degli italiani: “Volevo riposizionarmi e ce l’ho fatta. L’impegno quotidiano ti dà tranquillità, a ‘I fatti vostri’ ho un gruppo di lavoro fantastico. Ero quella dei calendari e dei gossip: ci ho messo anni, ma sono diventata quella rassicurante“. Ha dichiarato la conduttrice a La Repubblica a cui ha parlato dei suoi inizi, non sempre facili e dei progetti in corso. Anna ha parlato anche delle molestie subite dalle donne nel mondo dello spettacolo. La conduttrice riconosce che sono sempre esistite, soprattutto perchè alle donne che lavorano in tv, come al cinema non ricevono l’adeguata considerazione:
“Tutte le abbiamo subite, e le subiamo ancora. Mai come in questo periodo mi capita di incontrare dei bei marpioni. La donna dello spettacolo è considerata effimera, ci sono donne disposte a tutto e altre no, l’uomo non riesce a distinguere“. Infine l’ex modella ha ricordato il suo incontro con Tinto Brass che aveva creato per lei un progetto apposito: l’approccio iniziale fu scioccante.
Anna Falchi: “La richiesta inaspettata di Tinto Brass”
La conduttrice de I Fatti Vostri ha ricordato i suoi primi incontri con alcuni personaggi influenti del mondo dello spettacolo. In particolare Anna ha reso noto il suo incontro con Tino Brass che le fece una richiesta davvero inaspettata: “Arrivata a Roma ho conosciuto personaggi straordinari: Fellini, Risi, Vangelis, Irene Papas. E Moravia: facevamo delle riunioni negli uffici di una casa di produzione. C’erano lui, la moglie Carmen Llera e Tinto Brass. Avrei dovuto interpretare un film tratto da L’uomo che guarda. Ero una ragazzina venuta dalla provincia”.
Ha poi aggiunto: “Passavano i giorni, osai chiedere a Brass cosa avrei dovuto fare, non e? che avessi questa gran cultura dei suoi film. Mi disse “metterò? la macchina da presa sotto di te e tu ci farai la pipi? sopra. L’ho fatto fare a tutte le grandi attrici”. –Titubavo, e lui si arrabbiava, “l’ha fatto la Sandrelli”. Alla fine Anna rinunciò al progetto, non voleva debuttare con un film erotico, l’avrebbe etichettata e questo non le piaceva: “Ho detto no, feci saltare in aria un progetto pensato su di me.”
