Antartide, si stacca calotta di ghiaccio grande come l’Argentina: è allarme

Secondo l’ultimo rilevamento, la calotta polare antartica è di circa 2,6 chilometri quadrati inferiore rispetto alle medie del trentennio 1981-2010

Il ghiaccio marino antartico è sceso a minimi mai toccati prima per questo periodo dell’anno. Ogni anno infatti, il ghiaccio marino antartico si riduce ai livelli più bassi verso la fine di febbraio, durante l’estate del continente. Poi si ricostruisce durante l’inverno, ma quest’anno gli scienziati hanno osservato qualcosa di diverso.

Non sappiamo se sia dovuto al riscaldamento globale, quindi non sappiamo se sia correlato a un presunto cambiamento climatico, il fatto però è che neanche i ghiacci perenni dell’Antartide resistono allo scioglimento progressivo che si sta verificando da anni, ad esempio, a quelli in quota. E ora c’è allarme tra gli scienziati.

Allarme ghiacciai

Per la terza volta nel 2023, l’estensione del ghiaccio marino antartico ha toccato un minimo record rispetto al periodo dell’anno, raggiungendo in media gli 8,8 milioni di chilometri quadrati. Si tratta di una diminuzione del 17 per cento registrata attraverso i dati satellitari. La velocità è aumentata del 65%, un’accelerazione causata soprattutto dalle perdite registrate nelle calotte polari in Antartide e Groenlandia, che hanno contribuito all’innalzamento del livello del mare, aumentando il rischio di inondazioni nelle comunità costiere. E ora arriva questa scoperta che all’Antartide manca una quantità di ghiaccio marino delle dimensioni dell’Argentina e gli scienziati stanno cercando di capire perché. Mentre l’emisfero settentrionale è soffocato da un’ondata di caldo da record, molto più a sud, nel cuore dell’inverno, viene infranto un altro terrificante record climatico.

Il ghiaccio fatica a riformarsi

Ogni inverno l’arrivo del freddo e quindi delle giuste condizioni di congelamento portano alla formazione di un grande anello di ghiaccio marino intorno all’Antartide, che si ingrandisce da pochi milioni di km quadrati in estate a un massimo di 20 milioni di km quadrati intorno a settembre. Quest’anno, però, secondo uno studio dell’Arctic Data Archive System del Giappone, l’estensione del ghiaccio è nettamente inferiore e alla fine di luglio è stata di 2,7 milioni di km quadrati meno della media storica degli ultimi 45 anni e di oltre un milione di km quadrati in meno rispetto al totale di 15,62 milioni di km quadrati del 2022. “Il sistema antartico è sempre stato molto variabile”,  ha spiegato alla Cnn Ted Scambos, glaciologo NSIDC, “l’attuale livello di variazione è così estremo che qualcosa di radicale è cambiato negli ultimi due anni, ma soprattutto quest’anno, rispetto ai 45 anni precedenti”. Secondo alcuni studiosi, che hanno osservato le tendenze del ghiaccio marino per decenni, sono necessari ulteriori dati per capire se l’evento di quest’anno è un’anomalia, una tantum o qualcos’altro.