Apre una chat di whatsApp con dentro moltissime persone per segnalare una pattuglia della polizia: è stato denunciato.
La storia ha davvero dell’incredibile ed è successa proprio nei giorni scorsi: in un gruppo di whatsapp, è stata segnalata la presenza delle pattuglie della Polizia: una accortezza fatta per evitare di incorrere in multe e controlli.
Il tutto è successo nella provincia di Mantova e in quelle vicine e la cosa ha avuto un successo tale, tanto da portare l’amministratore della chat ad aggiungere sempre più persone, fino ad arrivare ad un numero di mille partecipanti.
La situazione però alla lunga non ha avuto un finale degno di questo nome e infatti la persona in questione è stata denunciata, in particolare, la Digos, Squadra Volante e Sezione provinciale per la Sicurezza Cibernetica di Mantova (Polizia Postale) hanno perquisito la sua casa di Porto Mantovano dove hanno trovato documentazione informatica utile per le indagini. Ma entriamo nel dettaglio.
WhatsApp: denunciato dopo avere creato un gruppo per i guidatori
Insomma le cose sono andate davvero cosi, con il passare del tempo, il gruppo di WhatsApp cresceva sempre di più e aveva come unico scopo quello di aiutare i guidatori a sapere l’esatta posizione delle forze dell’ordine e quindi evitare di cadere in multe e posti di blocco.
Tra i membri ci stavano anche dei pregiudicati e la cosa ha portato ad una vera e propria denuncia per l’amministratore del gruppo che tra i vari reati contestati ha anche quello di essere andato incontro all’interruzione di pubblico servizio, mentre sugli altri membri alcuni più attivi di altri, che utilizzavano anche espressioni insultanti verso la polizia.
“Oltre a denotare assenza di senso civico, coloro che hanno diffuso quelle notizie in chat hanno in qualche modo favorito i malviventi che le hanno sfruttate a scapito della sicurezza dei cittadini. Ma una considerazione a anche fatta sull’ipotizzata “leggerezza”: se non si ha nulla da nascondere, perché mai si dovrebbe temere un normale controllo di polizia?” queste le parole del questore Giannina Roatta.