L’Arabia li fa ricchi: come spendono i soldi i nuovi Paperoni del calcio?

I giocatori che stanno andando in Arabia Sauditi diventeranno dei veri e propri nababbi grazie a dei contratti faraonici. Ma cosa faranno, alcuni di loro, con i tanti soldi guadagnati?

C’è chi già ha acquistato un club, chi ha lanciato una marca d’acqua oligominerale, chi invece aiuterà lo sviluppo del proprio Paese.

Koulibaly
Kalidou Koulibaly con la maglia dell’Al-Hilal – Notizie.top – Twitter.com

I calciatori che sono approdati in Saudi Pro League hanno diversi progetti in mente per far fruttare o rendere utili i loro immensi guadagni. Prendiamo il caso di Kalidou Koulibaly. Il difensore ex Napoli, ha appena firmato un contratto con l’Al-Hilal da 30 milioni a stagione, contratto della durata di tre anni, dunque il senegalese si metterà in tasca 90 milioni netti. KK è stato piuttosto chiaro su come spenderà parte dei propri guadagni: “Sosterrò le attività sociali della mia associazione in Senegal, abbiamo cominciato con la costruzione di una clinica pediatrica nel villaggio dove i miei genitori sono nati e si sono sposati. Io e i miei fratelli abbiamo coronato un sogno: siamo andati a Dakar e ci siamo messi in cammino, posando la prima pietra: aiuterà almeno una quindicina di villaggi, tante persone che al momento se hanno bisogno di un ospedale devono fare 50 minuti di strada”. Chapeau.

Come spenderanno i loro soldi i nuovi sceicchi del calcio?

N’Golo Kante, invece, che all’Al-Ittihad guadagnerà 90 milioni all’anno, ha appena rilevato la proprietà del Royal Excelsior Virton, club belga di terza divisione, con sede a Guame. L’intenzione di Kante è quella di fare del REV una realtà solida soprattutto a livello giovanile, per aiutare i ragazzi della zona a emergere nel calcio. Una sorta di piccola Ajax che possa aiutare a crescere tutto il movimento. Più pratico, invece, Karim Benzema che – sempre con l’Al-Ittihad – ha firmato per 100 milioni a stagione. Soldi che serviranno per foraggiare la holding immobiliare di famiglia che, però, ha sede in Francia e in Francia paga tutte le tasse. Senza scappatoie fiscali. Attività da imprenditore anche per Cristiano Ronaldo che ha da poco lanciato un marchio di acqua alcalina, la Urus.

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo posa con la maglia dell’Al Nassr (Ansa) – Notizie.top

È uno dei tanti progetti imprenditoriali del portoghese che, sempre poche settimane fa, ha inaugurato anche Pestana CR7 Lifestyle Hotel, a Marrakech, in Marocco, quinto hotel della catena creata da Ronaldo. I prezzi? Variano dai 190 ai 450 euro a notte, dipende ovviamente dal tipo di stanza che si sceglie. Nel 2018, poi, Cristiano aveva fondato anche Insparya: un’azienda clinica proprietaria di dieci strutture dove si cura e si previene la calvizie.