La decisione presa dal Consiglio Federale settimane fa è stata confermata anche dal capo degli arbitri in un’intervista dove spiega come si potranno ascoltare i dialoghi
Una richiesta di comportamenti più corretti, una linea di arbitraggio più europea, la pubblicazione dei dialoghi tra arbitri e Var, le modalità delle spiegazioni post partita. Il designatore Gianluca Rocchi, tracciando un bilancio di fine stagione, nel corso di una trasmissione radiofonica, accenna anche alle novità in programma da settembre prossimo.
Con l’introduzione del Video Assistence Referee l’IFAB (International Football Association Board) ha deciso di intraprendere una strada molto chiara che vuole limitare gli errori umani in campo. La risposta del pubblico è stata positiva, ma al tempo stesso si chiede maggiore trasparenza attraverso la pubblicazione degli audio fra arbitri in campo e addetti al Var.
Esperimento riuscito
Anche se accolta con tanto scetticismo, soprattutto dai puristi poco inclini alle novità tecnologiche applicate al calcio, il Var è risultato molto utile dal giorno della sua introduzione per evitare o rimediare a grossolani errori che alcune volte possono accadere da parte dei direttori di gare sempre più alle prese con un gioco veloce e non facile da seguire. Chiaro che resterà sempre quella piccola percentuale di scontenti per quel margine di errore dovuto alla discrezionalità dell’interpretazione arbitrale, ma in linea di massima la novità ha funzionato così tanto da essere applicata oramai in tutte le manifestazioni ufficiali sia a livello di club che di nazionali. Resta un ultimo step, forse quello più difficile per un mondo molto conservativo e chiuso in se stesso come quello arbitrale, una maggiore trasparenza soprattutto nei dialoghi arbitro-Var richiesta a gran voce dalla gente, ma anche dagli addetti ai lavori.
Una maggiore trasparenza
Dopo che la stessa FIGC aveva quindi affrontato la questione durante un consiglio federale, arrivando ad annunciare che con il nuovo campionato sarebbero stati pubblicati sui canali federali alcuni highlights con i dialoghi dei direttori di gara e ricevendo anche l’approvazione dei vertici dell’AIA, oggi sulla questione è stato ancora più chiaro il designatore di Serie A Gianluca Rocchi, ai microfoni di Radio anch’io lo sport, su Radio 1. “L’obiettivo è fare più conferenze stampa, farne con più frequenza. Pacifici la pensa come me, quando abbiamo modo di spiegare una situazione abbiamo risolto un problema. Ma al termine delle gare non trovo corretto farlo fare agli arbitri, non perché non ne siano in grado, ma perché quando l’aldrenalina è ancora alta non c’è nemmeno tanta voglia di ascoltare il motivo per cui l’arbitro ha commesso o meno un errore”, ha spiegato Rocchi che poi ha messo l’accento sulla questione dialoghi arbitri-Var pubblici.
“Verranno diffusi anche gli audio più controversi. Non abbiamo nessun segreto. Abbiamo chiesto ai ragazzi di lavorare sulla pulizia della comunicazione, in modo da poter ascoltare dialoghi puliti. Ma non abbiamo problemi a far ascoltare tutto. Il problema è spiegare il perché è stato commesso un errore, non ammettere che si è sbagliato. E spesso abbiamo scoperto che nel rapporto arbitro-var è la comunicazione che frega”.