Già da qualche mese la Carta d’identità elettronica ha affiancato lo Spid per accedere ai siti della nostra pubblica amministrazione e utilizzarne i servizi, ora arriva quella europea
Sul modello di quello che accade da tempo in Italia, presto sarà possibile usufruire di tutti quei servizi pubblici e privati nell’intera Unione europea con un’unica piattaforma di identità digitale, sicura e affidabile. E’ questo il progetto a cui sta lavorando l’Unione Europea per uniformare le informazioni digitali di tutti i paesi coinvolti.
Lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un sistema che consente di avere un codice Pin unico per accedere on line ai servizi della Pubblica Amministrazione. In pratica, permette di avere una sola identità e di eliminare tutti gli altri codici già esistenti.
Una volta tanto siamo arrivati prima di altri paesi europei. Infatti da anni è in funzione in Italia lo Spid, un sistema unico di identità digitale che permette al cittadino di interagire con molti settori della Pubblica Amministrazione, accedendo direttamente a una pagina personale dove poter controllare, ad esempio, la propria situazione fiscale o quella previdenziale. Da alcuni mesi è stata equiparata allo Spid anche la Cie, la carta d’identità digitale, che può essere usata per interagire con lo Stato anche direttamente dal proprio smartphone. Ma ora è in arrivo una grande novità, presto sarà possibile usufruire di tutti questi servizi pubblici e privati nell’intera Unione europea con un’unica piattaforma di identità digitale. Insomma, qualcosa di simile al sistema italiano già in funzione, ma che varrà per tutto il Vecchio Continente.
Nasce quindi un portafoglio virtuale, certificato con la firma elettronica e disponibile tramite smartphone, in cui inserire tutti i documenti personali. Il Parlamento e il Consiglio Ue hanno raggiunto così un accordo sulla proposta presentata dalla Commissione per la riforma del Regolamento europeo eIDAS. Un regolamento che sta aiutando le imprese, i cittadini e le autorità pubbliche a realizzare interazioni elettroniche sicure e senza soluzione di continuità. Dai certificati di nascita a quelli medici, dai servizi bancari alla presentazione del 730, questi i servi digitali a disposizione, e ancora noleggio dell’auto tramite la patente digitale e check-in in hotel. Dopo il varo nel 2014 del regolamento che obbligava i vari paesi a dotarsi di un sistema di identificazione elettronico, questo ulteriore passo avanti ora tende a uniformare i sistemi utilizzati di volta in volta.
Chi attualmente in Italia ha lo Spid o la Cie rientrerà naturalmente nel nuovo sistema europeo senza grandi modifiche. Quanto al portafoglio virtuale, il cosiddetto E-Wallet, potrà essere utilizzato per attestare e conservare in forma digitale carta d’identità, patente di guida e tessera sanitaria, ma potrà includere anche titoli di studio e licenze professionali, oltre che documenti giuridici che provano l’attivazione di regimi di tutela, rappresentanza o delega.
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