Per molti cambierà il modo di fare la spesa, ma la rivoluzione è oramai lanciata, in arrivo infatti la fine delle vaschette in plastica sugli scaffali dei supermercati
Il 78% degli italiani acquista frutta e verdura sfuse rinunciando alle confezioni in plastica. Lo rivela un sondaggio Ipsos del 2023 commissionato da Marevivo, associazione Onlus che opera in difesa del mare e dell’ambiente, con il sostegno della Fondazione Hillary Merkus Recordati, nell’ambito della campagna #BastaVaschette.
Il problema è globale: per ogni chilo di plastica riciclata (nel mondo solo il 15%!) se ne producono otto, con danni immensi per il pianeta sia nel momento della produzione sia nel momento dello smaltimento. I nostri oceani stanno infatti soffocando: nel Pacifico si è creata un’isola di rifiuti grande quanto gli Stati Uniti, 700 kg di plastica finiscono in mare ogni secondo.
Al passo con la svolta green
Si fa un gran parlare di ambiente e clima, inquinamento atmosferico e restrizioni varie, ma nei supermercati esistono ancora alimenti con doppia confezione plastica/carta, troppo anche per chi, il 22% degli italiani, preferisce la vaschetta monouso perché pensa che gli imballaggi di plastica proteggono la nostra salute e per il 19% che sostiene che riducano lo spreco di cibo. Però non tutti sanno che questi contenitori sono, per la maggior parte, non riciclabili e anche dannosi non solo per l’impatto ambientale, ma anche per il fatto che possono contaminare gli alimenti, rilasciando sostanze dannose per la salute dell’uomo, che quindi le ingerirà consumando quei cibi.
L’italiano già sceglie di fare a meno della vaschetta
Il sondaggio rivela che l’82% degli italiani consuma ogni giorno frutta e/o verdura, optando nella percentuale del 78% per lo sfuso ma, nonostante il 90% dice che ridurre il consumo di plastica è fondamentale per proteggere l’ambiente, comunque lodevole, i principali motivi che spingono all’acquisto dei prodotti sfusi sono la possibilità di scegliere l’esatta quantità di prodotto, indicata dal 35% degli intervistati e il fatto di poter “toccare con mano” la qualità dei prodotti che stanno acquistando (29%).
I dati raccolti delineano un quadro attento e coinvolto rispetto al tema del rispetto ambientale, evidenziano una maggiore consapevolezza sulla necessità di ridurre il consumo di plastica, ma solo 1 italiano su 10 conosce la proposta dell’Unione Europea di emanare un regolamento sugli imballaggi finalizzato da un lato a ridurre i rifiuti in plastica e dall’altro a migliorare il riciclo di quella in circolazione. Tra le proposte c’è proprio quella di ridurre gli imballaggi monouso di plastica/polistirolo per frutta e verdura ancora non lavorata (escluse quindi per esempio le macedonie o i minestroni), legge già presente in Francia e Spagna. Ma, forse il dato più importante, 9 italiani su 10 si dicono pronti a fare dei sacrifici per salvaguardare l’ambiente.