La Francia è pronta a vietare le sigarette elettroniche usa e getta perché considerate, soprattutto tra i giovani, un viatico per cominciare poi a fumare
La misura, che è già stata adottata da Germania, Australia e Nuova Zelanda, è stata annunciata dal primo ministro francese Elisabeth Borne che ha spiegato come la norma farà parte di un piano nazionale per contrastare il fumo. Anche in Italia si attendono nuove specifiche.
A 20 anni dall’introduzione della legge anti fumo in Italia, voluta fortemente dall’ex ministro alla Salute Girolamo Sirchia, il ministro Orazio Schillaci ha annunciato divieti in arrivo alla fine di ottobre anche per le sigarette elettroniche, un piano anti fumo annunciato già a gennaio scorso durante un’audizione alla Camera.
Stop alle svapo
Dopo i divieti introdotti negli ultimi tempi in Germania, Australia e Nuova Zelanda, che hanno vietato la vendita dei vaporizzatori usa e getta, anche la Francia oggi ha deciso di adottate lo stesso divieto come parte di un piano nazionale volto a combattere il fumo. L’intenzione di percorrere questa strada è stata espressa dalla premier Elisabeth Borne durante un’intervista a un’emittente televisiva: “Abbiamo in programma di introdurre un nuovo piano per la lotta al fumo che vieterà le sigarette elettroniche usa e getta, note come puff”, ha detto Borne. “Provocano cattive abitudini tra i giovani”, ha spiegato la premier. In particolare la Borne teme che aromi come caramelle ghiacciate, marshmallow e gomma da masticare, che ricordano i dolci dell’infanzia a un prezzo relativamente modesto, che va dagli 8 ai 12 euro, siano indirizzati proprio agli adolescenti e quindi possano provocare una specie di dipendenza.
Il ministro è stato chiaro
La prima ministra francese ha aggiunto anche che il governo “presenterà presto un nuovo piano nazionale per la lotta al fumo”. Quest’ultimo per la premer rappresenta, infatti, “la causa di 75mila morti all’anno” in Francia. Durante l’intervista, Borne ha inoltre chiarito che “pur se non ci sarà un ulteriore aumento delle tasse sulle sigarette, ciò non significa che non siamo vigili sul consumo di tabacco”. Anche il ministro della Salute, Francois Braun, si è già dichiarato più volte favorevole a una messa al bando di questo tipo di sigarette elettroniche, sia perché “inducono i giovani al fumo”, sia perché la loro non riutilizzabilità è “un’assurdità ecologica”. Insomma, anche se per ora l’ordinanza riguarderà le sigarette elettroniche usa e getta, in Francia la lotta al fumo viene intensificata. L’esempio da seguire è quello della Svezia che ha dimostrato come sia possibile avere una società senza fumo. Quest’anno il tasso dei fumatori scenderà fino al 5% della popolazione, come in nessun’ altra parte al mondo.