E’ in arrivo un aumento dell’assegno familiare per le coppie che non hanno figli: ma quando arriverà e di quanto è l’aumento?
Anche per le famiglie che non hanno figli è in arrivo un aggiornamento da parte dell’Inps per quello che concerne l’assegno familiare: è infatti previsto un aumento che certamente farà comodo a chi lo richiede.
Cominciamo dicendo che questo cambiamento è rivolto a 1,5 milioni di famiglie tra coppie meno abbienti e quelle senza figli. Per chi non lo sapesse si tratta di un’agevolazione che si differenzia dall’assegno unico e universale: è un sostegno economico erogato dall’Inps ai lavoratori dipendenti, agricoli, di ditte cessate o fallite e ai titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e a sostegno del reddito (come Naspi e cassa integrazione).
Ovviamente non vale per tutti, ma ci sono delle regole di cui tenere conto: i redditi infatti vengono considerati ogni anno dall’1 Luglio fino al 30 Giugno dell’anno successivo. Ma entriamo nello specifico.
Come detto prima, l’Inps ha messo in atto dei cambiamenti per le famiglie che non hanno figli per quello che riguarda l’assegno unico e infatti grazie all’effetto dell’inflazione da questo mese: “gli importi saliranno di circa 100 euro ogni mese. Variazione in base ai prezzi 2022L’incremento si basa sull’aumento medio dei prezzi del 2022 e sarà dell’8,1% al mese”.
Ovviamente, questo cambiamento sarà in vigore per un anno e quindi fino al prossimo mese di Giugno 2024, poi dal giorno successivo, gli importi saranno nuovamente aggiornati in riferimento al livello dei prezzi nel corso del 2023.
Ma chi sono i beneficiari che potranno avere accesso a questa novità? Cosi come si legge sul sito dell’Inps: “Dal primo marzo 2022 l’entrata in vigore dell’assegno unico e universale per i figli a carico ha inglobato molti dei sostegni economici rivolti alle famiglie. L’assegno per il nucleo familiare è uno dei pochi sopravvissuti, ma da quel momento è stato abrogato per i nuclei con figli e orfanili. Le tabelle con i nuovi importi, quindi, interessano esclusivamente le famiglie composte da coniugi o da fratelli, sorelle e nipoti in presenza dei requisiti previsti dalla legge”.
Trai requisiti è necessario essere lavoratori dipendenti (anche in disoccupazione o cassa integrazione), parasubordinati o pensionati. Non spetta, invece, a coltivatori diretti e mezzadri e titolari delle pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri).
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