Un’autentica follia la protesta messa in atto da alcuni attivisti nella tappa di Stoccolma del circuito di Atletica leggera che hanno rischiato di far cadere i concorrenti
La follia degli eco-attivisti sconvolge anche il mondo dell’atletica. Nella gara dei 400 ostacoli uomini di Diamond League a Stoccolma, un gruppo di manifestanti ha invaso il rettilineo proprio al momento dell’arrivo degli atleti, tra i quali c’era anche un italiano.
La Diamond League, nota anche con il nome sponsorizzato di Wanda Diamond League, è una serie di meeting internazionali di atletica leggera organizzata annualmente dalla World Athletics e la manifestazione è composta da quattordici meeting che si svolgono nel periodo compreso fra maggio e settembre.
Episodio assurdo! Un’autentica follia quella a cui abbiamo assistito durante il primo meeting della Diamond League di atletica leggera della stagione 2023 sulla pista dello storico stadio di Stoccolma. Durante lo svolgimento di una delle gare più attese quella dei 400 metri ostacolo, la gara che vedeva tra i protagonisti assoluti uno dei fenomeni del momento, il primatista mondiale, il norvegese Karsten Warholm, un gruppo di eco-attivisti ha pensato bene di posizionarsi a non più di 5 metri prima della linea del traguardo tenendo in mano uno striscione sul clima facendo rischiare una caduta collettiva a tutti gli atleti. L’impatto è stato inevitabile, con i protestanti travolti e caduti per terra e gli atleti rallentati nello sprint. Una situazione all’inizio surreale con gli stessi atleti che nella foga della corsa hanno letteralmente attraversato la scritta tenuta per mano dagli attivisti, ma che poi a sangue freddo ha fatto emergere l’enorme rischio scampato dagli stessi atleti.
La gara vedeva tra l’altro ai blocchi di partenza uno degli atleti italiani emergenti in questa stagione, il napoletano delle Fiamme Gialle, Alessandro Sibilio, piombato sul traguardo nel momento della presenza dell’imprevisto ostacolo. “Me ne sono accorto poco prima, perciò a quel punto ho rallentato”, ha spiegato il velocista azzurro. L’invasione della pista di tartan non ha fatto fare una bella figura agli addetti alla sicurezza svedese, mentre la direzione di gara ha deciso di non far ripetere la gara e di considerare valido il risultato finale. Peraltro non è la prima volta che si verifica un caso simile durante un evento sportivo. Era già successo, infatti, durante la decima tappa della scorsa edizione del Tour de France, con un gruppo di manifestanti che aveva occupato la strada, o nella semifinale del Roland Garros 2022 tra Ruud e Cilic, poi sospesa, e al GP di Berlino della Formula E dello scorso aprile, in cui si è assistito a un’invasione della pista.
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