Per gli abitanti di una regione sembrano esserci brutte notizie in arrivo e il motivo è da collegarsi strettamente alla Rc auto.
Pare proprio che il motivo non sia solo da collegarsi all’inflazione e infatti è possibile che l’aumento delle polizze auto che sta per colpire una regione italiana, nasconda dentro di se una buona dose anche di speculazione.
A non avere dubbi in merito alla questione è stato Adusbef, associazione dei consumatori che in particolare si impegna per la difesa dei consumatori nei settori assicurativi, bancari e postali.
Gli utenti del Piemonte infatti si sono resi conto nel momento del rinnovo della loro polizza assicurativa, di trovarsi a pagare cifre molto più alte anche del 60% rispetto a quelle pagate nel corso dell’anno precedente, delle cifre davvero molto alte anche rispetto al lieve aumento che si era annunciato nei tempi scorsi. Ad avere in particolare segnalato il caso è stato il proprietario di una Peugeot Rifter, virtuoso del volante con classe massima, mai un incidente a suo carico, che ha visto l’assicurazione passare da 311 a 504 euro senza nessun tipo di aggiunta di garanzie. Ma entriamo nel dettaglio.
Insomma non ci sono davvero dubbi in merito alla questione, ad essere scattati gli aumenti e quindi anche la conseguente segnalazione è stato il Piemonte, ad essersi occupati del tema, come detto prima, Adusbef è pronta ad agire ricorrendo agli organismi di controllo.
“Il costo elevato dei premi assicurativi in un periodo di post pandemia come quello attuale non è proporzionato al numero di sinistri”, ha ammesso l’avvocato Giuseppe Sbriglio, torinese e componente del direttivo nazionale dell’associazione e ancora: “In tutti gli altri Paesi europei tranne che in Italia si tratta di un costo che è calato. Ci chiediamo: perché da noi non è successo? Ecco che noi faremo un reclamo diretto all’Ivass che è l’organismo di controllo sulle compagnie assicuratrici, per capire le ragioni di tutto ciò“.
Sempre la nota associazione ha fatto notare come Facile.it avvertiva che per quasi 70.500 automobilisti piemontesi ci sarebbero stati rincari ma le stime parlavano di aumenti inferiori al 10%. In particolare il dato più allarmante è quello che si registra a Torino dove la percentuale di automobilisti che aveva denunciato un incidente con colpa era del 3,22%. A Biella il 3,10%, a Novara il 2,80%, ad Asti il 2,79%, di Alessandria il 2,70% e Cuneo il 2,32%. Chiudevano la graduatoria Verbano-Cusio-Ossola (1,68%) e Vercelli, provincia piemontese dove in percentuale erano stati denunciati alle assicurazioni meno sinistri (1,55%).
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