Auto elettrica, partire in pendenza può essere un problema?

Partire in pendenza con l’auto elettrica può davvero essere un problema? Pare infatti che il motore possa andare in tilt.

Non ci sono dubbi sul fatto che le auto elettriche siano la soluzione migliore quando si parla di effettuare delle partenze fluide e agevoli anche quando si ha a che fare con le salite.

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Eppure possono sorgere dei problemi molto importanti che hanno a che fare o per meglio dire sono strettamente collegati al sovraccarico del motore e non finisce qua, può anche succedere che il più delle volte la frizione si bruci o si possa in qualche modo registrare qualche altro guasto meccanico.

Insomma anche queste vetture, come tante altre hanno dei limiti che non possono essere sottovalutati e che in qualche modo devono essere affrontati: ma entriamo nel dettaglio per capire qualche cosa in più.

Auto elettrica, che cosa succede quando ci si trova davanti ad una salita?

Quindi come detto prima, può succedere che le auto elettriche per quanto abbiano una guida migliore, possano però presentare dei problemi tecnici o comunque dei limiti meccanici che portano a bruciare il motore.

“Sulle strade pubbliche che sono aperte al traffico la pendenza massima è il 20%. Invece nelle rampe o in piccoli tratti di strade private può capitare che questa arrivi a 25-30%” questo spiegano gli esperti e ancora: “Perciò escludendo i fuoristrada elettrici, alcuni già usciti sul mercato e altri che usciranno, tutte le auto elettriche disponibili attualmente sul mercato sono testate esclusivamente su pendenze massime non superiori al 30%. Ossia molto al di sotto del limite di ribaltamento.

Ad ogni modo, quello che è certo è che i motori elettrici vengono sempre omologati in modo che possano superare diversi tipi di pendenze senza che abbiano nessun tipo di problema e questi test su effettuano su tre tipologie diverse:

Il primo riguarda l’erogazione della potenza di picco in accelerazione, ossia viene testata la resistenza all’erogazione della massima potenza disponibile in tempi brevi, 30 secondi a 2 minuti al massimo. Il secondo test mette alla prova l’erogazione della potenza continua che permette di mantenere la velocità per periodi di tempo illimitati, durante i test corrispondono dai 30 ai 60 minuti. Infine, nell’ultimo viene testato il ciclo di utilizzo della potenza di picco e continua in sequenze predefinite.

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