Autovelox e limite di velocità, fino a quando è possibile richiedere l’annullamento della multa una volta presa la sanzione?
Non ci sono dubbi sul fatto che tante volte, forse troppe, ci si trova nella condizione di prendere delle multe per via del limite di velocità non rispettato e segnalato dagli autovelox.
Partiamo dal presupposto che il cartello del rilevatore elettronico di velocità dev’essere ben visibile a una distanza specifica. In questo modo gli automobilisti potranno far valere i propri diritti ed evitare di incappare in spiacevoli sanzioni.
Insomma questa situazione riguardante gli autovelox non visibili anche in passato pare essere stato il cavillo giusto a cui appigliarsi per potere fare richiesta circa l’annullamento della multa, particolare che ha richiesto anche l’intervento della Corte di Cassazione.
Autovelox, devono essere sempre visibili
Insomma non ci sono davvero dubbi, la multa potrebbe essere eliminata nel caso in cui gli autovelox non fossero davvero visibili e segnalati nel modo giusto e corretto all’automobilista.
“La multa è nulla se l’Autovelox è nascosto, per esempio, nell’auto delle Forze dell’Ordine. Nella sentenza 4007/2022 sono considerati nulli anche i rilevatori nelle vetture non istituzionali ferme nelle piazzole di sosta o nascoste nella vegetazione, oppure senza il lampeggiante blu sul tetto acceso. Questa sentenza potrebbe finalmente sbloccare diversi ricorsi” queste sono state le parole della Corte di Cassazione.
Per capirci ancora meglio, i cartelli in questione devono essere leggibili, non devono presentare graffiti o altre alterazioni e le dimensioni devono consentirne la lettura. Ma non finisce qua, sempre l’ordinanza della Corte di Cassazione, numero 25544/2023, specifica come il cartello deve essere anche ripetuto dopo ogni intersezione e quindi nel caso in cui questi principi non venissero rispettati è sempre possibile fare ricorso dopo la multa.