Scappano dal ristorante di sushi senza pagare il conto: il titolare li minaccia sui social
Oramai sembra essere diventata una “moda”. Precisiamo, una bruttissima moda. Anzi, a dire il vero, le parole giuste sono: bruttissima figura (per non dire altro). Ovvero quella di ordinare, consumare e alzarsi senza pagare il conto. L’ultimo esempio arriva direttamente dall’estero, ma vede il nostro Paese (purtroppo protagonista). Un gruppo di italiani, in vacanza all’estero, ha ben pensato di mangiare e di non saldare il conto finale.
A salvarci la faccia ci ha pensato direttamente la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. In occasione della sua ultima visita proprio in Albania in questa estate, dove è stata ospite per due giorni del premier Edi Rama, ha chiesto all’ambasciata italiana a Tirana di risarcire la proprietaria del locale che, di conseguenza, ha voluto ringraziare la numero uno di Fratelli d’Italia per il bellissimo gesto.
Coppia scappa senza pagare il conto: il titolare li minaccia
Purtroppo, però, un altro episodio del genere arriva direttamente dall’Italia. Ci troviamo nel ristorante “Sensei Sushi” di Avezzano. Protagonisti (assolutamente in negativo di quanto accaduto) una coppia. Anche loro, a quanto pare, hanno avuto questa brillante idea. Dimenticando un piccolo particolare: ovvero che la tecnologia si è evoluta e che (quasi) tutti i locali possiedono più di una telecamera che riprendono quello che fai.
Il messaggio social (pubblicato sulla loro pagina ufficiale Facebook) da parte del titolare non si è fatto assolutamente attendere. Un post in grande stile e molto educativo. “Non so che educazione abbiate ricevuto dai vostri genitori e mi spiace molto per loro, ma se non volete che mandiamo queste immagini in alta qualità alla Polizia e ricevere la conseguente denuncia a casa, siete pregati di venire a saldare il vostro conto“.
Con tanto di (ovviamente) allegato della foto della coppia coperte da due emoticon. Una cena a base di pesce completamente “gratis”. Ancora per poco visto che, se non si apprestano a pagare, la loro faccia sarà conosciuta non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Un post che è continuato in questo modo: “Non sono 89,50 euro che avrebbero dovuto pagare a cambiare la situazione e le finanze delle nostre attività, ma per rispetto di chi è venuto a mangiare e ha regolarmente pagato e di chi lavora, persone con famiglie, scarichi di merce in orari assurdi, costi di gestione ormai alle stelle, bollette, tasse persone con figli che tornano a casa a tarda ora“.