Non si ferma il lavoro degli hacker filorussi che al momento stanno attaccando le banche e i media italiani. Ma entriamo nello specifico.
Continua ad essere un problema all’ordine del giorno quello che ha a che fare con le aziende di trasporto pubblico locale, ovvero le banche. Solo nell’ultimi periodo gli hacker filorussi hanno attaccato ieri 16 siti di cinque banche italiane: Bper, Monte dei Paschi di Siena, Banca popolare di Sondrio, Fineco, Chebanca. A cui sono seguiti gli attacchi odierni nei confronti di oggi Credem, Intesa SanPaolo, Popolare Bari, Agenzia Bpb, Sogea Palermo, Comune Palermo, Ars Sicilia, Ansa, Corriere, MilanoFinanza, Panorama.
Ad essere subito intervenuti sono stati i tecnici dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale che in un certo senso hanno cercato in modo immediato di prendere contatto con chi poteva essere un bersaglio, in modo da essere informato dell’attacco in questione e quindi poi andare anche a fornire le prime indicazioni utili.
“Delle cinque banche oggetto dell’attacco nella giornata di ieri, quattro avrebbero registrato per alcuni loro siti un disservizio temporaneo: sono stati cioè irraggiungibili per qualche minuto dagli utenti esterni. Pochi i danni concreti, insomma, rispetto ai più pesanti ransomware” questo è quello che riporta la nota ufficiale.
Insomma il problema pare proprio non essere di facile risoluzione e il motivo è strettamente collegato agli attacchi che ancora oggi continuano a ripetersi e che si concretizzano inviando un’enorme quantità di richieste al sito web obiettivo, che non è in grado di gestirle e quindi di funzionare correttamente.
“L’Agenzia monitora con la massima attenzione il riattivarsi delle campagne da parte di gruppi di ‘hacktivisti’ (sono gli hacker-attivisti) filorussi ai danni di soggetti istituzionali nazionali. Non risulta comunque che gli attacchi abbiano intaccato l’integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi interessati” questo riporta sempre la nota ufficiale.
Una cosa importante da tenere a mente è che i soggetti che proprio in questi giorni stanno venendo attaccati sono: le aziende di trasporto pubblico, banche ed enti finanziari e cosi via. Per concludere l’Agenzia che si occupa di questo problema raccomanda di tenere sempre sotto controllo la situazione e di: “Mantenere alto il livello di attenzione sulla protezione delle proprie infrastrutture informatiche, di verificare e aumentare le misure di protezione relative agli attacchi Ddos”.
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