I dati dalla 37esima edizione del programma della ong FEE che premia le località balneari più belle, sane e sostenibili, portano a 226 i comuni italiani che possono vantare il prestigioso riconoscimento
Sono 226 le località italiane marine e lacustri che hanno ottenuto il riconoscimento di Bandiera Blu nel 2023 per la qualità del loro ambiente, ben 16 in più rispetto alle 210 dello scorso anno: sono 17 i nuovi ingressi, e soltanto un comune non è stato confermato perdendo il riconoscimento dalla scorsa stagione.
La bandiera blu è un riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, tenendo in considerazione ad esempio la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici.
Aumentano le spiagge italiane premiate
Istituito in occasione dell’anno europeo per l’ambiente nel 1987, il prestigioso riconoscimento viene assegnato ogni anno a spiagge in 48 paesi del mondo, come Europa, Sudafrica, Nuova Zelanda, Canada e nei Caraibi secondo i criteri scelti dalla FEE. L’ambita bandiera blu viene consegnata per due meriti: la bandiera blu delle spiagge certifica la qualità delle acque di balneazione e dei lidi, mentre la bandiera blu degli approdi turistici assicura la pulizia delle acque adiacenti ai porti e l’assenza di scarichi fognari. E per il 2023 sono cresciute le bandiere blu assegnate alle spiagge italiane rispetto allo scorso anno, sono infatti 226 le località rivierasche e 84 gli approdi turistici che in Italia potranno fregiarsi del riconoscimento tanto ambito. Questi 226 Comuni italiani, per complessive 458 spiagge, corrispondono a un quarto delle spiagge italiane, anche lacuali oltre che marine, e a circa l’11% delle spiagge premiate a livello mondiale. Sono 16 le Bandiere Blu in più rispetto allo scorso anno.
I criteri di valutazione
I riconoscimenti, assegnati con una cerimonia ufficiale svoltasi a Roma alla presenza dei sindaci di tutti i comuni premiati, sono assegnati in base a criteri molto precisi. Infatti sono ben 32 i parametri presi in esame dal “Programma” che vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti a impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente. La classifica per regione vede la Liguria, che segna anche 2 nuovi ingressi in testa con 34 località, poi la Puglia che sale a 22 riconoscimenti con 4 nuovi Comuni. Seguono con 19 Bandiere la Campania e la Toscana, entrambe con un nuovo ingresso e la Calabria con due nuove Bandiere Blu. Poi troviamo le Marche salgono a 18, con un nuovo ingresso. La Sardegna conferma le sue 15 località, l’Abruzzo resta a 14, la Sicilia a 11, il Lazio a 10. Rimangono invariate anche le 10 bandiere del Trentino Alto Adige. L’Emilia Romagna mentre sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, si registrano 2 nuovi ingressi in Piemonte che così ottiene 5 Bandiere, il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 dell’anno precedente. La Lombardia sale a 3 Comuni Bandiera Blu, con due nuovi ingressi, il Molise conquista 2 Bandiere con un nuovo Comune.