La stella dei Los Angeles Lakers è pronto a dire sì in vista dell’appuntamento a Parigi nel 2024. Sarebbe iniziata la sua opera di convincimento degli altri campioni americani
Erano i favoriti assoluti per la vittoria al Mondiale nelle Filippine. Sono stati invece i più delusi. Gli Stati Uniti si leccano le ferite per aver chiuso senza medaglie, neanche quella di bronzo, finita sul collo del Canada, che si è presentata al torneo addirittura con metà roster NBA.
Agli USA non sono bastati tre coach in panchina del calibro di Steve Kerr, Erik Spoelstra e Tyronn Lue. Una sconfitta nella fase a gironi contro la Lituania, poi successo nei quarti di finale contro l’Italia prima di cedere il passo alla Germania, diventata campione del mondo grazie al successo in finale contro la Serbia. Naturalmente sono scoppiate le polemiche per le convocazioni e il successivo rendimento messo in mostra. Impegno sottovalutato oppure si è sensibilmente ridotto il gap con gli altri Paesi rispetto al passato? Kerr, dopo l’eliminazione, aveva così commentato: “Non siamo più nel 1992, anche le altre nazionali ora hanno talento e sono organizzate”.
Ci pensa coach LeBron James…
Lo smacco subìto, però, potrebbe comportare un “Redeem Team”, cioè una squadra che dovrebbe essere più forte e motivata (almeno nelle intenzioni iniziali). Le Olimpiadi sono previste tra meno di un anno, l’appuntamento a Parigi 2024 sembra spingere verso questo scenario, ricorrendo ai migliori giocatori possibili, senza sottovalutare minimamente gli impegni.
Ecco che allora potrebbe scendere in campo addirittura LeBron James. Il campione dei Los Angeles Lakers – che ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra nel 2012 – sarebbe pronto all’ultimo grande successo della propria carriera prima del ritiro.
Per centrarlo potrebbe vestire anche i panni del commissario tecnico. Coach LeBron, insomma. Sarebbe molto più semplice, con la sua influenza, formare un team dei sogni. LeBron avrebbe iniziato a contattatare i primi colleghi-campioni: secondo quanto riportato da The Athletic avrebbero già risposto in modo positivo Steph Curry, Kevin Durant, Anthony Davis, Jayson Tatum e Draymond Green.
E occhio anche a Devin Booker, Dame Lillard, De’Aaron Fox e Kyrie Irving. Anche loro avrebbero mostrato interesse per la spedizione alle prossime Olimpiadi. Il resto del mondo è avvertito: gli Stati Uniti, dopo la figuraccia al Mondiale, si presenteranno decisamente più agguerriti. Niente più spazio per le convocazioni “minori”, ma solo per le star assolute.
