Secondo testamento, spetterà sempre alla famiglia occuparsi dei tanti animali che circondavano il cavaliere, alcuni davvero stravaganti
La morte di Silvio Berlusconi ha aperto il tema della sua eredità. Le stime più recenti parlano di un patrimonio complessivo che, probabilmente per difetto, sfiora i quattro miliardi di euro. L’apertura del testamento, arrivata la settima scorsa, ha chiarito la spartizione delle aziende di famiglia, il lascito per l’ultima compagna e quello al fratello.
L’eredità di Silvio Berlusconi resta, anche dopo l’apertura del testamento, uno dei misteri più affascinanti dell’Italia contemporanea. Si tratta di un patrimonio immenso e diversificato, che comprende azioni dell’impero finanziario familiare, proprietà immobiliari, beni particolari, barche, quadri, oggetti vari e tanti animali, dai cani fino ai cammelli di Gheddafi.
La morte di Silvio Berlusconi, oltre che a far calare la parola fine su 40 anni di storia d’Italia, tra finanza, imprenditoria, politica e sport, ha di fatto acceso i riflettori su un patrimonio di incredibile valore che il testamento, almeno per ora, ha chiarito soltanto in parte. L’apertura delle ultime volontà, avvenuta la settimana scorsa davanti al notaio, ha infatti per ora chiarito tutta la vicenda relativa alle aziende di famiglia, Fininvest divisa al 30% tra Marina e Pier Silvio e il restante 70% tra tutti e 5 i figli avuti dal Cavaliere dai due matrimoni. Poi c’è stata la quota destinata a Marta Fascina, l’ultima compagna dell’ex Premier fino all’ultimo giorno al suo fianco, quella riservata al fratello Paolo e infine, a sorpresa, quella all’amico di una vita, Marcello dell’Utri. Resta tutto la parte del patrimonio composta dalle unità immobiliari, barche, beni personali, regali ricevuti da parte di altri premier o presidenti della varie nazioni, oltre ad altri beni stravaganti come i tanti animali che vivevano tranquillamente nelle proprietà del cavaliere.
Cani, pecore, cavalli e daini e persino tre cammelli, l’ultimo regalo del presidente libico Gheddafi, peraltro mai arrivati in Italia, eccola un’altra parte di eredità sconosciuta ai più, ma che dovrà essere gestita sempre da qualcuno della famiglia. Impossibile dimenticare per tutti gli amanti dei cani, Dudù, il barboncino preso all’epoca della relazione con Francesca Pascale, che ha dato alla luce tre cuccioli: Trilly, Wendy e Peter. Ma con loro c’erano pure un volpino e tre shih tzu. Nelle scuderie della tenuta di Arcore c’è davvero un piccolo zoo: tre cavalli, cinque agnellini e diversi daini. E tutti continueranno probabilmente a restare lì e a godere di ottima salute. Sarebbe bello capire che fine hanno fatto i cammelli regalati dal presidente libico nell’ultimo incontro avuto con il presidente Berlusconi.
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