Berlusconi: l’epopea del suo Milan rivissuta nei grandi colpi di mercato

Nei 29 anni di Milan, Silvio Berlusconi ha fatto indossare la gloriosa maglia rossonera a una serie di calciatori eccezionali, che hanno scritto la storia del Club e del calcio mondiale

E’ morto Silvio Berlusconi. Lo storico patron del Milan aveva 86 anni e 31 di questi li ha trascorsi alla presidenza del club rossonero. Quella che è stata chiamata “L’era Berlusconi” sarà ricordata per sempre nella storia del calcio italiano e mondiale per i 29 trofei vinti, ma anche per i tanti campioni passati da Milanello in quel periodo.

Berlusconi e l’ultima Champions vinta dal Milan – Notizie.top – Ansa foto

L’epopea del Milan di Berlusconi comincia nel Febbraio del 1986 e in circa 29 anni raggiungerà il tetto del mondo come squadra più titolata della storia del calcio. In Italia vince 8 scudetti 1 Coppa Italia e 6 Supercoppe di Lega, nel mondo è riuscito a vincere 2 Coppe Intercontinentali, 1 Coppa del Mondo Fifa per club, 5 Champions League e 5 Supercoppe Europee.

Una serie infinita di fuoriclasse

La morte di Silvio Berlusconi lascia un vuoto incolmabile anche nel mondo dello sport e del calcio in particolare. La presidenza del Milan tenuta per quasi 30 anni ha segnato per sempre il calcio non solo in Italia, ma in tutta Europa e nel mondo. Per arrivare sul tetto del mondo come squadra più vincente della storia del calcio mondiale, Berlusconi ha cercato ogni anno di rinforzare la squadra con i migliori giocatori del momento, ecco perchè la maglia rossonera è stata indossata, tranne poche eccezioni, da tutti i più grandi campioni. Tutto cominciò con il primo acquisto che poi si rivelerà fondamentale nello scacchiere della grande squadra che stava nascendo, Roberto Donadoni. Ala destra veloce e tecnica, è stato acquistato per 10 miliardi di lire dall’Atalanta e resterà per 12 anni al Milan vincendo tutto quello che si poteva vincere in quegli anni. Dopo Daniele Massaro, arriva l’amore per Carlo Ancelotti, sia da calciatore sia poi da allenatore. Poi si apre l’epopea dei leggendari tre colpi olandesi: Gullit (1987), Van Basten (1987) e Rijkaard (1988) che con Arrigo Sacchi in panchina scriveranno pagine memorabili di calcio.

Lo straordinario trio olandese – Notizie.top

Solo grandi campioni

Il trio olandese porterà in dote tre scudetti e due Champions League, il cigno anche ben 125 gol in 205 partite prima di arrendersi a un grave infortunio alla caviglia. Poi sarà la volta dei due geni dei Balcani: Savicevic e Boban, arrivati entrambi nel 1992. Poi Papin, Desailly, Baggio, Leonardo, Bierhoff, fino ai tempi più recenti con i colpi straordinari di Kakà e Shevchenko, che regaleranno anche l’ultima Champions League. Impossibile non ricordare i vari Nesta, Inzaghi, Gattuso, Ronaldinho, Pato, Ibrahimovic, Cafu, fuoriclasse assoluti di un’epopea calcistica irripetibile. Tutti questi grandi campioni sono sempre stati accompagnati dai due storici capitani: Paolo Maldini e Franco Baresi.

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