Che cosa si deve fare per potere richiedere il risarcimento in caso di blackout in casa o anche altrove? Scopriamolo.
Insomma, l’Italia e gli italiani potrebbero avere dei problemi diversi che esulano dal caldo e dall’inflazione, ovvero la mancanza di energia elettrica per un periodo breve o lungo nel corso della giornata.
Un problema non da poco, soprattutto se pensiamo che ad esempio lo scorso 19 Luglio, l’Italia è arrivata a toccare il record di consumi elettrici con oltre 59 GW registrato nel pomeriggio. Insomma sono iniziati i primi disservizi che portano in modo diretto a dei blackout localizzati in genere nelle città più grandi e più calde.
L’associazione Consumerismo sta raccogliendo le segnalazioni e raccontando la nuova allerta dell’estate: l’allarme blackout. In alcune zone infatti le interruzioni sono decine, se non centinaia in una sola giornata. Gli utenti hanno però dei diritti, come nel caso dei ripetuti e prolungati blackout nell’arco della giornata. Possono infatti chiedere il risarcimento fino a un massimo di 300 euro. Ma come si può chiedere il risarcimento?
Blackout, come fare per potere ottenere il risarcimento?
Una volta capito e individuato il problema, quello che resta da chiedersi è come fare per potere ottenere un risarcimento nei casi in cui l’energia elettrica dovesse mancare per diverso tempo.
Ad avere trattato questo problema è stato il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele: “i disservizi di questo tipo arrecano un danno enorme alla popolazione. Si tratta di problemi elettrici, ma che hanno conseguenze sul lavoro da remoto e sugli elettrodomestici. Una televisione potrebbe, per esempio, rimanere danneggiata dagli sbalzi di corrente e non funzionare più”.
Quindi lo step successivo è quello di capire che cosa fare nei casi come questo: ebbene si può chiedere il risarcimento e infatti sono stati stabiliti degli standard per quando avvengono queste interruzioni che partono da un valore automatico di 30 euro per poi avere un incremento di 15 euro ogni 4 ore di interruzione fino ad un totale massimo di 300 euro. Nello specifico:
- Comuni con meno di 5.000 abitanti: l’interruzione superiore alle 16 ore consecutive;
- Comuni con più di 5.000 ma meno 50.000 abitanti: l’interruzione superiore alle 12 ore consecutive;
- Comuni con più di 50.000 abitanti: l’interruzione superiore alle 8 ore consecutive.
“Questi indennizzi non precludono l’eventuale possibilità di avanzare una richiesta di risarcimento del danno nei casi in cui si verificano danneggiamenti a dispositivi/elettrodomestici o impossibilità di poter svolgere l’attività lavorativa” queste le parole conclusive presenti nella nota di Consumerismo.