Il 10 gennaio 2024, le bollette dell’elettricità passeranno al mercato libero e un decreto del Ministero dell’Ambiente ha specificato le condizioni necessarie per la transizione
Da gennaio, tutti gli utenti del mercato tutelato, cioè coloro che pagano le bollette dell’elettricità ai prezzi e condizioni determinati dall’Autorità per l’energia (Arera), dovranno passare obbligatoriamente al mercato libero. E dal 5 giugno l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente renderà noto il prezzo per i consumi di maggio delle famiglie ancora in maggior tutela.
Dall’inizio del prossimo anno spariranno quindi le bollette della luce con le condizioni stabilite da Arera, e circa 9 milioni di utenti, tra famiglie e imprese, passeranno al libero mercato.
Dal 2024 cambia tutto
Dopo una serie di proroghe che ne hanno tardato l’entrata in vigore, a partire dal mese di gennaio 2024 è previsto il passaggio al mercato libero per le bollette di luce e gas. Un passaggio per il quale è stato emanato il decreto MASE del 18 maggio 2023 con il quale vengono fissati i criteri per il periodo di transizione alle nuove regole. Il passaggio riguarderà circa 9 milioni di utenti del settore elettrico, coinvolgendo insieme famiglie e piccole imprese. Mentre la transizione per il settore del gas, che interesserà 7 milioni di utenti, seguirà un percorso differente. Allo stato attuale, i dettagli del processo di transizione non sono ancora del tutto chiari, ma ecco quali saranno le conseguenze per chi non rispetterà la scadenza. Resta inteso che l’obbligo di passare al mercato libero non si applica a tutti gli utenti, ma alcune eccezioni riguarderanno i cosiddetti utenti vulnerabili, un insieme di diverse categorie di utenti. Mentre per chi non dovesse accettare questa transizione infatti, affronterà un periodo in cui sarà assegnato a operatori in grado di fornire un servizio di tutele graduali, il cambiamento dovrà comunque avvenire obbligatoriamente entro aprile 2024.
La scadenza di gennaio
Come detto il 10 gennaio 2024, per effetto delle decisioni adottate dal governo, cesserà il mercato tutelato per tutti i clienti domestici, vale a dire quello in cui le condizioni economiche e contrattuali erano definite da un’autorità che contribuiva a calmierare le oscillazioni di prezzo. Al cliente resta da scegliere il momento per passare al nuovo mercato ricordando la dead line di gennaio. Se per quella data l’utente in questione non avesse ancora fatto la sua scelta verrà assegnato al servizio a tutele graduali, garantendo comunque la continuità della fornitura. “Il cliente”, recita il provvedimento del Mase, “resterà con lo stesso fornitore sulla base della propria offerta di mercato libero più favorevole”. E’ previsto un periodo transitorio fino al 1° aprile 2024. La transizione al mercato libero andrà quindi a rappresentare un cambiamento significativo per i consumatori italiani. Se da un lato può portare a una maggiore concorrenza e competitività tra i fornitori e potenzialmente a prezzi più bassi (un po’ come avviene per la guerra delle tariffe tra gli operatori telefonici), dall’altro richiede un maggior impegno da parte dei consumatori per capire e navigare in questo nuovo scenario, cercando la soluzione più conveniente.