Bonus anti barriere: c’è una novità

Il bonus anti barriere arriva anche per gli appartamenti in condominio: da adesso in poi è partito il via libera che tutti aspettavano.

E’ una notizia che forse moltissime persone stavano aspettando e che proprio in queste ore è stata resa ufficiale, anche per gli appartamenti in condominio è arrivata la possibilità di accedere al bonus per la rimozione delle barriere architettoniche al 75%.

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Ovviamente ci sta da considerare che il massimale di spesa previso è di 50 mila euro su cui poi andrà appunto calcolata la detrazione. Ad avere confermato la situazione è stata la circolare 17/E, cioè il capitolo dedicato ai bonus edilizi della circolare Caf, risultato del lavoro svolto da un tavolo tecnico tra l’agenzia delle Entrate e la Consulta nazionale dei Caf.

“Il capitolo più interessante riguarda il Bonus barriere al 75%, che viene inserito nelle dichiarazioni di quest’anno (per spese documentate sostenute a partire dal gennaio 2022), ed è allo stato attuale l’unica agevolazione confermata fino a tutto il 2025 per cui siano previsti cessione del credito e sconto in fattura, in alternativa alla detrazione diretta” questo si legge sul Giornale.it.

Bonus barriere architettoniche: ecco le novità

Come detto prima, da adesso in poi anche gli appartamenti in condominio potranno beneficiare del bonus barriere architettoniche e questa la novità che tutti stavano aspettando e che apre la possibilità del bonus al 75%.

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Cosi come si legge sul Giornale.it, questo documento in particolare riguarda i chiarimenti sui massimali, cosi come si legge sul circolare ufficiale: “possono ritenersi, altresì, agevolabili gli interventi realizzati sulle singole unità immobiliari anche non funzionalmente indipendenti (ad esempio interventi su un appartamento posto in condominio) nel limite massimo già previsto per le unità unifamiliari di 50.000 euro. In assenza di specifiche disposizioni la detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce in caso di decesso del contribuente che ha sostenuto le relative spese”.

Una cosa a cui invece non si fa riferimento all’interno della circolare è la richiesta del Durc, ovvero il documento unico di regolarità contributiva di congruità della manodopera, necessario nei lavori edili privati.
Ad ogni modo, per capirci bene, cosi come per il 2021, anche per il 2022 non servirà il controllo del Durc e con esso nessun tipo di importanza è stata nemmeno dato alla qualificazione Soa.