Bonus assunzioni disoccupati: quanto spetta a chi li assume?

Pare essere vantaggiosa l’assunzione dei disoccupati e con l’aggiunta anche dei bonus: ecco quanto spetta per chi la fa.

Partiamo dal presupposto che l’assunzione di disoccupati percettori di Naspi potrebbe essere davvero vantaggiosa e infatti per questo 2023 chi decide di assumere persone che appartengono a questa categoria con dei contratti a tempo indeterminato, ha anche un contributo mensile.

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Stando alle indiscrezioni pare che questo contributo possa essere pari al 20% dell’indennità residue che poi sarebbe anche corrisposta al percettore Naspi. Ma non finisce qua, alcuni di questi contributi sono anche stati inseriti del Decreto Lavoro che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso Maggio.

Nello specifico, sono il bonus 60 per cento della retribuzione per l’assunzione di “Neet”, l’incentivo per chi assume beneficiari dell’assegno per l’inclusione e l’incentivo per l’assunzione di lavoratori con disabilità. Altri bonus riguardano l’assunzione dei beneficiari del reddito di cittadinanza, i giovani under 36, i lavoratori over 50 o le donne. In particolare l’articolo 2 comma 10-bis della legge del 28 giugno 2012 n. 92 prevede degli incentivi che riguardano i soggetti che percepiscono un trattamento di NASpI. Ma entriamo nel dettaglio.

Bonus assunzioni, anche i datori di lavoro possono beneficiarne

Come detto prima, le eventuali assunzioni dei disoccupati possono portare dei vantaggi anche ai datori di lavoro, ovviamente per fare in modo che la cosa vada in porto, le assunzioni devono essere a tempo pieno e indeterminato.

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Si ha diritto all’agevolazione anche se tra datore di lavoro e lavoratore in passato c’è stato un contratto a tempo determinato trasformato in indeterminato. L’incentivo vale per l’assunzione di lavoratori di qualsiasi età” riporta la nota ufficiale.

Nel caso in cui invece si passasse da un contratto a tempo determinato a quello indeterminato, invece sempre al datore di lavoro può spettare un contributo mensile pari al 20% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore, per ciascuna mensilità della retribuzione concessa al lavoratore. Ovviamente il bonus vale anche per le cooperative e le imprese di somministrazione.

Sempre nella nota ufficiale si legge: “Anche in questo caso a chi assume percettori di NASpI con contratto di lavoro a tempo indeterminato spetta un contributo mensile pari al 20 per cento dell’indennità residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore.” Infine si ricorda anche che nel caso in cui il datore di lavoro raggiunge i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia, questo diritto all’agevolazione decade.