E’ in arrivo il bonus figli che secondo le prime informazioni dovrebbe dare un credito d 1000 euro fin da subito alle famiglie.
Una regione italiana ha adottato il bonus figli, un contributo economico atto per potere sostenere economicamente le famiglie con dei nuovi nati e con bambini adottati, ovviamente si tratta di un incentivo dedicato ai bambini nati o presi in adozione nel 2023.
Si tratta di un contributo davvero importante che ha come scopo quello di affrontare delle spese davvero significative che in genere sono sempre associate alla crescita del figlio a prescindere dall’età in questione. Non ci sono dubbi infatti riguardo al fatto che per mantenere dei bambini ci si debbano fare degli sforzi considerevoli: dai pannolini e il latte per i neonati, alle pappe e ai vestitini.
Con il passare degli anni, le esigenze cambiano, ma i soldi da destinare alla cura e all’educazione dei figli rimangono alti, compresi articoli scolastici, abbigliamento, feste di compleanno, attività sportive e uscite serali.
Bonus figli, il comune di Gravina di Catania offre il contributo
Insomma si tratta di un contributo davvero molto importante e fondamentale, ad averlo attivato per primo è stato il Comune di Gravina di Catania che ha appunto messo a disposizione mille euro per ogni bimbo nato o adottato nel 2023.
“L’obiettivo è sostenere le famiglie con redditi più bassi per contrastare la marginalità economica. Affinché le famiglie possano beneficiare del Bonus, l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) deve essere inferiore a 3.000 euro all’anno e si richiede la residenza nella Regione Sicilia al momento del parto o dell’adozione” riporta la nota ufficiale che parla appunto della decisione presa.
Ovviamente anche in questo caso ci sono delle regole, il bonus si attiva attraverso una graduatoria che poi avrà il compito anche di stabilire le priorità di accesso a questo tipo di risorse che vengono messe a disposizione. Il Comune di Gravina ha messo a disposizione i mezzi perchè si possano presentare le domande, ma in alternativa i cittadini possono ritirare il bando presso gli Uffici di Servizio Sociale o l’Ufficio Relazioni con il Pubblico.
