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Bonus Irpef: chi lo può ricevere e chi rischia di perderlo?

Chi può pensare di ricevere il bonus irpef e chi sono invece le persone che quasi certamente lo andranno a perdere?

Le persone che non sono riuscite a percepire il bonus Irpef potrebbero andare incontro ad una sostituzione della cifra a causa delle nuove regole che da questo punto di vista sono state introdotte proprio lo scorso anno.

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Partiamo dal presupposto che inizialmente la quota ammontava a 80 euro e successivamente è cresciuta fino ad arrivare a 100 euro, l’erogazione viene effettuata ogni mese. I requisiti per ricevere la somma sono cambiati e di conseguenza è necessario verificare di poter ricevere l’assegno.

Quindi per capire meglio come muoversi e specialmente in quale fascia si rientra è il caso si addentrarsi nel dettaglio e capire tanto per cominciare quale sono i requisiti di cui tenere conto e poi cosa fare.

Irpef, quali sono i requisiti di cui tenere conto?

Come detto prima, ci potrebbero essere dei problemi per le persone che fino a questo momento non hanno ancora ricevuto il bonus Irpef , partiamo dal presupposto che la verifica deve essere effettuata sempre in base alle modifiche introdotte dall’1 Gennaio 2022.

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Una volta capito questo, cosi come si legge nella nota ufficiale: “È importante rientrare nelle due fasce previste per i contribuenti, la prima con redditi fino a 15.000 euro e la seconda tra i 15 mila e i 28 mila euro. Le circolari n.14/E e la 15/E spiegano tutte le istruzioni su detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta”. Quindi per essere ancora più chiari le persone che hanno un reddito fino a 15 mila euro potranno ricevere il pieno riconoscimento dei 1.200 euro circa che sono stati versati in busta paga a partire da gennaio dello scorso anno. Chi invece si trova nella fascia tra i 15 e i 28 mila euro rischiano di subire una richiesta di rimborso dei soldi ricevuti dopo l’invio della dichiarazione dei redditi riferita al 2023.

Questa somma viene calcolata includendo l’aumento dei redditi assoggettati a cedolare secca e al netto del reddito dell’abitazione principale. Per scongiurare questa possibilità è necessario che la cifra delle detrazioni degli appartenenti a questa seconda fascia sia inferiore all’imposta lorda dovuta“.

Ovviamente il bonus dovrà essere restituito da parte di tutte quelle persone che sono considerate contribuenti incapienti, ovvero coloro che si trovano a dover rendere la cifra in quanto il reddito annuo lordo a consuntivo si rivela inferiore ad 8.174 euro. Rientrano in questa categoria coloro che registrano detrazioni IRPEF da lavoro dipendente maggiori rispetto all’imposta lorda dovuta e che quindi non possono ricevere alcun bonus di questa tipologia.

Argia Renda

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