Braveheart è certamente una delle pellicole che ha segnato la storia, ma nel film sono presenti per 15 errori.
Film con Mel Gibson che per l’occasione ricopre il ruolo di regista, produttore e protagonista, uscito nelle sale nel 1995, è lungo 2 ore e 57 minuti. La storia racconta le gesta di William Wallace nel periodo in cui la Scozia era dominata dagli inglesi della fine del XIII secolo.
Ebbene, si tratta a tutti gli effetti di un capolavoro che ancora oggi gli appassionati non smettono di vedere ogni qual volta viene trasmesso da Rete Quattro, senza contare anche la sua presenza sulla piattaforma Disney.
Ma entriamo nel particolare e scopriamo quali sono questi 15 errori a cui si fa riferimento.
Braveheart, ci avete mai fatto caso ai 15 errori presenti nel film?
La storia è quella di William Wallace (1270-1305), nella Scozia dominata dagli inglesi della fine del XIII secolo. Dopo aver visto morire il padre e il fratello, uccisi dagli inglesi di Re Edoardo I Plantageneto, il piccolo William viene cresciuto dallo zio. Quando torna, 20 anni dopo, trova che nulla è cambiato. La donna che ama verrà uccisa dagli inglesi. Spinto dal suo cuore impavido e dopo due mitiche battaglie (Stirling e Falkirk) cambierà la sorte del suo popolo.
E’ il secondo film da regista dell’australiano Mel Gibson. Vincitore di 5 Oscar, fu girato in Irlanda. Il cast: Brendan Gleeson, Sophie Marceau, Catherine McCormak, Brian Cox, Peter Mullan. Ebbene le scene di battaglua sono state girate senza effetti speciali con la presenza di circa 3000 soldati veri armati di 10.000 frecce. La prima battaglia è stata girata in ben 6 settimane, la seconda in due. Solo per le scene di violenza fisica si ricorse agli effetti speciali. Il film per questo motivo è stato accusato dagli storici del tempo di aver sacrificato eccessivamente la realtà dei fatti alle esigenze dello spettacolo hollywoodiano.
Il vero William Wallace nacque nella zona di Ayrshire, costa sud ovest della Scozia. Non era quindi un Higlander (della zona alta, del Nord), ma un Lowlander, in quanto abitante delle Lowlands, come scrive il sito www.scoziatour.com. In tal senso non poteva indossare il kilt, tipico delle Highlands (una stoffa che in origine veniva indossata dalle spalle alle ginocchia).
In epoca medioevale, anche basso-medioevale, il rapporto non era tanto tra sudditi e re, quanto ancora «feudale», tra servi e signore. Quindi la ribellione contro le decisioni del proprio signore in nome di uno spirito nazionale non rispecchia la storia.
Re Edoardo I era probabilmente crudele quanto mostra il film, ma come tutti i sovrani medievali. La sua fine che si vede nel film è comunque diversa da quella reale: nel film viene fatta coincidere con quella dell’eroe. Nella realtà il re morì tre anni dopo Wallace.
L’esistenza di William Wallace ci è arrivata grazie al poeta Harry il cieco, vissuto due secoli dopo, alla fine del XV°. Nella realtà era figlio di un nobile e non un contadino come nel film. Ha studiato presso lo zio che era un religioso a Stirling, si è poi sposato non in segreto, e la moglie non venne uccisa dagli inglesi.
Sophie Marceau nel film è Isabella di Francia, che si innamora di Wallace. Nella realtà, i due non si incontrarono mai, in quanto lei aveva 10 anni quando lui morì. Inoltre, con la madre, organizzò il complotto che uccise il marito, il debole e omosessuale re Edoardo II.
Il colore blu presente sul volto di Braveheart è un altro falso storico: era un’usanza dei Pitti, popolo che abitava la Bretagna all’epoca dell’invasione romana e le stesse cornamuse in quel periodo erano proibite.
Il personaggio di Robert the Bruce nella realtà era un nobile, discendente diretto dei re scozzesi e non fu mai codardo come viene ritratto nel film. Non fu un antagonista di Wallace, ma il suo erede.
Di vero c’è che nelle prime elezioni britanniche dopo l’uscita del film, quelle del 1997, il Partito Nazionalista Scozzese raddoppiò il numero dei seggi in Parlamento rispetto alle elezioni precedenti del 1992: passò da 3 a 6. Alle elezioni locali, lo stesso partito indipendentista, passò dal 400.000 voti (1995, prima dell’uscita del film) a oltre 650.000 (199
I pali di legno affilati fatti passare come un’invenzione di Wallace nel film, in realtà venivano usate nelle battaglie da secoli.
Nel film la battaglia di Stirling tra scozzesi e inglesi, avviene in campo aperto. Nella realtà tutto si svolse intorno al ponte di Stirling, passaggio obbligato tra il Sud e il Nord della Scozia.
Il titolo del film, Braveheart è stato in realtà voluto da Robert The Bruce. Fu lui a volere che, dopo la sua morte, il suo cuore venisse seppellito in Terra Santa.
Corretta è la descrizione della morte di William Wallace. Cosi come nel film lo scozzese, nominato Guardiano di Scozia, fu giustiziato a Londra, prima impiccato, quindi eviscerato e infine decapitato. Mani e piedi furono tagliati e mandati nei quattro punti estremi del Paese e la sua testa impalata davanti al Ponte di Londra.