Busta paga, per chi (e da quando) ci sarà l’aumento fino a 900 euro

Ecco cosa prevede il prossimo decreto legge del governo. Tutte le conseguenze della misura e come verranno calcolate le nuove cifre

Una riduzione del costo del lavoro e un incremento salariale proporzionale: è quello che prevede il prossimo decreto legge del governo. Attualmente in preparazione, ridurrà ulteriormente il costo del lavoro per sei mesi. Questa misura, che avrà effetto retroattivo sulla retribuzione di agosto, sarà in vigore da luglio a dicembre.

Buste paga
Il prossimo decreto legge del governo prevede una riduzione del costo del lavoro e un incremento salariale proporzionale (Pixabay) – Notizie.top

L’esecutivo ha deciso di puntare sul raddoppio dell’esenzione fiscale per i lavoratori con stipendi fino a 35.000 euro annui, deviando dal bonus di 200 euro. La nuova struttura salariale (a partire da agosto) comporterà dei cambiamenti significativi. Gli aumenti saranno in base al livello salariale: i redditi più elevati avranno un aumento di 75 euro, l’incremento invece sarà proporzionalmente inferiore per quelli più bassi. Chi guadagna redditi modesti, come per esempio 1.280 euro al mese, ad agosto riceverà un beneficio di 36 euro. Il nuovo meccanismo differisce dalla misura precedente di 200 euro, più vantaggiosa per chi aveva stipendi più bassi. L’approccio attuale, infatti, si concentra maggiormente sulla riduzione del cuneo contributivo per i dipendenti.

Rivalutazione anticipata delle pensioni

Buste paga
L’esecutivo ha deciso di puntare sul raddoppio dell’esenzione fiscale per i lavoratori con stipendi fino a 35.000 euro annui (Pixabay) – Notizie.top

I pensionati, a partire da settembre, riceveranno una rivalutazione anticipata delle loro pensioni. L’aumento approssimativamente sarà del 2%. Un adeguamento che tiene in considerazione il rapido aumento dei prezzi e che verrà completato entro il 2023. L’incremento medio, secondo le previsioni, si attesterà intorno all’8%, con una diminuzione (leggera) prevista nella seconda metà dell’anno. Facendo i conti: come previsto dalla legge lo Stato stanzierà circa 24 miliardi di risorse, in modo da sostenere gli aumenti delle pensioni.

La misura non influirà sulla pensione futura degli interessati, visto che lo Stato compenserà la differenza come contributo figurativo. Il decreto finale, poi, includerà l’ufficialità dell’eliminazione dei corrispettivi di sistema sulle fatture per il quarto trimestre dell’anno. Infine: lo sconto di 30 centesimi sul carburante, attualmente in vigore, sarà prorogato fino alla fine di settembre. Ancora in studio la riduzione dell’IVA sui beni di prima necessità. Devono essere valutati bene l’impatto e la durata.