L’allarme è già adesso e il Governo sta lavorando per evitare che possa accadere: il rischio, però, è concreto
Scorre in fretta il tempo per il governo guidato da Meloni, che ha poco più di quattro mesi a disposizione per elaborare la Legge di Bilancio. Si tratta di una legge che, per l’appunto, contiene il bilancio del nostro paese. Il punto cardine della situazione è la questione delicata della riduzione del carico fiscale sul reddito, un obiettivo che l’esecutivo intende rendere parte strutturale del sistema. La grande mancanza di fondi però potrebbe complicare l’attuazione di questa riforma, intaccando quindi le retribuzioni dei cittadini già dal mese di gennaio 2024.
Con la fine dell’estate ritorna centrale il dibattito annuale sulla Manovra economica. Il governo Meloni infatti ha circa quattro mesi per plasmare la Legge di Bilancio del 2024 e per individuare le risorse finanziarie necessarie. Queste sono collegate alla performance economica, all’andamento delle entrate fiscali e alla gestione del debito pubblico. La prossima mossa sarà quindi incentrata su una delle priorità dell’amministrazione Meloni, ovvero la riduzione del carico fiscale sul reddito. È importante e necessario implementare sostanzialmente questa riforma, introducendo alcune misure che possano sostenere nel lungo termine la diminuzione dell’imposta.
Nel corso del 2023, infatti, il governo ha progressivamente abbassato l’imposta sul reddito, arrivando ad una riduzione del 6/7% per i redditi fino a 35mila euro. Se è stato possibile raggiungere questo risultato è grazie a due azioni legislative: una che riguarda la precedente Legge di Bilancio e l’altra che è relativa ad un decreto del settore lavorativo. Il sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Claudio Durigon, ha evidenziato l’effetto positivo di questa riduzione, che rimanda quindi ad un aumento del reddito netto fino a 100 euro al mese.
Nonostante ciò, per finanziare totalmente l’attuale riduzione fiscale ci sarà bisogno di circa 15 miliardi di fondi. Senza queste risorse, le retribuzioni dei lavoratori potrebbero subire un forte calo sino a cominciare dal prossimo gennaio 2024. Il compito dell’esecutivo è quindi quello di trovare una soluzione a questo problema. Allo stesso tempo, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sostenuto che non considera la riduzione delle imposte sulla benzina, un’opzione che comporterebbe un notevole costo annuale. Si sta invece provando a vagliare un’altra opzione, che riguarda quindi una revisione al ribasso della riduzione del carico fiscale. Questa proposta potrebbe includere uno sconto del 5% per i redditi fino a 35mila euro, con un impatto più o meno variabile sui lavoratori che ne potrebbero giovare.
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