Butta le cartelle di Equitalia e il Giudice lo assolve

Un uomo butta le cartelle di Equitalia invece di consegnarle come avrebbe dovuto fare, ma il Giudice decide di assolverlo.

E’ una storia che da un certo punto di vista ha davvero dell’incredibile e che riguarda un argomento che per molti non sarà una novità, ovvero la notifica delle cartelle esattoriali da parte di Equitalia.

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Equitalia, Notizie.top

Un uomo era infatti finito a processo per ben due volte con l’accusa di non avere consegnato, a distanza di anni, le cartelle esattoriali e quindi invece di consegnarle ai destinataria, decidere di buttarle o di nasconderle. Una cosa che va certamente contro la legge.

Eppure, il Giudice che lo ha giudicato ha deciso di assolverlo in entrambi i processi giudiziari che erano stati aperti nei suoi confronti, in particolare nel secondo caso ha giocato a suo favore il fatto che nessun cittadino abbia denunciato la mancata ricezione della notifica. Ma entriamo nel particolare.

Equitalia, assolto dopo la mancata notifica delle cartelle

Probabilmente nemmeno lui si sarebbe aspettato un finale del genere, il tutto ha riguardato un uomo di 42 anni che vive a Reggio Emilia e che finalmente dopo tanto tempo ha concluso questa incresciosa parentesi della sua vita.

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Come era successo anche venti anni prima, non aveva fatto il suo dovere, ovvero quello di notificare delle cartelle esattoriali, giustificandosi davanti al Giudice con la scusa di non avere trovato nessuno in casa al momento della consegna. Delle parole che hanno portato il Giudice ad assolverlo per motivazioni tecniche.

A seguito di quella prima sentenza l’uomo non avrebbe solo continuato a lavorare come notificatore, ma avrebbe mantenuto anche il “vizio” di non consegnare gli avvisi. E il secondo procedimento nei suoi confronti riguarda per l’appunto gli episodi di mancata consegna verificatisi nove anni fa, quando la persona in questione consegnava cartelle di Equitalia tramite una società terza che aveva in appalto il servizio. In quel caso si sarebbe disfatto di almeno 43 cartelle, invece di recapitarle ai destinatari: le avrebbe abbandonate in un terreno dell’hinterland reggiano. A trovarle fu un passante, che le notò durante una passeggiata mattutina ed avvertì i carabinieri. E le indagini dei militari dell’Arma portarono subito all’individuazione dell’allora messo notificatore come principale indiziato, anche alla luce del precedente di qualche anno prima” queste le parole che riporta il sito Reggionline.it.
Ad ogni modo, l’uomo in questione non ha mai smentito le accuse, anzi si è sempre preso le sue responsabilità confermando tutto e dicendo di essersi comportato in quel modo solo perchè non aveva voglia di lavorare. Ad ogni modo tutto bene quel che finisce bene, almeno per lui: ad oggi la sua vita è cambiata cominciando dal suo lavoro: ha cambiato mestiere, visto che a quanto sembra adesso fa l’agricoltore.