“A seguito di quella prima sentenza l’uomo non avrebbe solo continuato a lavorare come notificatore, ma avrebbe mantenuto anche il “vizio” di non consegnare gli avvisi. E il secondo procedimento nei suoi confronti riguarda per l’appunto gli episodi di mancata consegna verificatisi nove anni fa, quando la persona in questione consegnava cartelle di Equitalia tramite una società terza che aveva in appalto il servizio. In quel caso si sarebbe disfatto di almeno 43 cartelle, invece di recapitarle ai destinatari: le avrebbe abbandonate in un terreno dell’hinterland reggiano. A trovarle fu un passante, che le notò durante una passeggiata mattutina ed avvertì i carabinieri. E le indagini dei militari dell’Arma portarono subito all’individuazione dell’allora messo notificatore come principale indiziato, anche alla luce del precedente di qualche anno prima” queste le parole che riporta il sito Reggionline.it.
Ad ogni modo, l’uomo in questione non ha mai smentito le accuse, anzi si è sempre preso le sue responsabilità confermando tutto e dicendo di essersi comportato in quel modo solo perchè non aveva voglia di lavorare. Ad ogni modo tutto bene quel che finisce bene, almeno per lui: ad oggi la sua vita è cambiata cominciando dal suo lavoro: ha cambiato mestiere, visto che a quanto sembra adesso fa l’agricoltore.