Calciatore espulso dall’arbitro, torna in campo con una spranga

E’ stato espulso dall’arbitro dopo che aveva insultato un gruppo di tifosi, ma la sua reazione è stata assurda. Cosa è accaduto.

E’ successo qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato di potere vedere, un calciatore di 17 anni nel trevigiano proprio nel corso della partita, prima ha offeso i tifosi della sua squadra e poi è stato espulso dall’arbitro.

Un atto dovuto, peccato che quello che nessuno pensava di potere vedere è successo quando il giovane è sceso negli spogliatoi, in preda ad una totale crisi isterica che ha causato una reazione esagerata.

Il tutto è successo lo scorso 4 Maggio allo stadio Franchini di Ceggia a Venezia, quando era in corso lo storico torneo Trofeo Federico Viola, intitolato alla memoria di una giovanissima promessa del calcio che è mancata alla sola età di 19 anni.

Giocato espulso dall’arbitro entra con una spranga

A contendersi la vittoria erano il Libertas Ceggia Fcd e l’Orsago Treviso. Ad un certo punto dell’incontro, però, il bel momento di sport, da sempre organizzato proprio dalla Libertas Ceggia, prendeva una piega imprevista quando il dirigente accompagnatore dell’Orsago veniva espulso per aver mandato a quel paese il direttore di gara ed essersi poi rivolto verso i tifosi della locale squadra dicendo: “Con gesti ingiuriosi indicando gli organi genitali maschili in risposta alle provocazioni della tifoseria avversaria”.

Questo è stato il momento in cui il giovane calciatore di soli diciassette anni ha manifestato una reazione esagerata ed è entrato in campo con una spranga, il tutto a causa del cartellino rosso che l’arbitro gli aveva dato qualche istante prima.

“Per essersi portato sotto la parte di tribuna occupata dalla tifoseria avversaria rivolgendosi ai tifosi avversari proferendo bestemmie, epiteti ingiuriosi e minacce verbali” questo riporta il Gazzettino che ha anche sottolineato come dopo un primo momento di rabbia, il tutto si sia sgonfiato e anche il giovane abbia ritrovato la serenità.