Non è una partita della nostra Serie A, ne tantomeno una che vede coinvolte Barcellona o Real Madrid, non riguarda direttamente la ricca Premier League, ma il modo per giocarci il prossimo anno
La finale playoff, che si è giocata nell’iconico stadio di Wembley, e che valeva l’accesso alla massima serie inglese, tra Coventry e Luton Town, ha portato con sé un enorme beneficio economico per la squadra che è riuscita a salire di categoria che ha superato anche gli introiti derivanti dalla vittoria della Champions League.
Dopo 31 anni di amministrazioni controllate e crolli in quinta serie, uno dei club fondatori della massima divisione inglese, il Luton Town, squadra della cittadina a pochi chilometri da Londra, torna in Premier League aggiudicandosi soltanto ai calci di rigore un drammatico spareggio contro il Coventry City.
Oramai sappiamo che il calcio inglese è la locomotiva d’Europa dal punto di vista del giro d’affari che genera. La Premier League è composta da squadra ricchissime, la maggior parte oramai in mano straniere, tra emiri, sceicchi, americani e fondi privati. I diritti televisivi sono una voce incredibile se paragonati a tutti quelli degli altri campionati più importanti d’Europa, basti pensare che l’ultima in classifica del massimo campionato inglese prende il doppio dei soldi della squadra che si laurea Campione d’Italia nella nostra serie A. Ecco, essere una delle 20 squadre che giocano la Premier vale davvero una fortuna per qualsiasi società inglese. E quando sabato sera è andata in scena la finale playoff della Championship, ossia la Serie B inglese, tra Luton Town e Coventry City, pochi hanno pensato che quello sarebbe stato il match di calcio più ricco non solo della stagione, ma anche della storia del calcio, molto di più della prossima finale di Champions League che il 10 giugno vedrà impegnate Manchester City e Inter.
Davanti ai 90mila di Wembley, altro segnale di differenza con qualsiasi altra realtà nel mondo, il Luton Town ai calci di rigore si è guadagnato per la prima volta il passaggio in Premier League e con questo anche la ricchissima montagna di soldi spettanti alle partecipanti al torneo più antico del mondo, un risultato che può cambiare radicalmente la storia economica di un qualsiasi club d’oltremanica. Basti pensare infatti che il vincitore della sfida si assicurerà 195 milioni di euro di ricavi nel corso delle prossime tre stagioni, si tratta, in sostanza, della quota minima dei ricavi da diritti tv per la stagione 2023/24 (circa 105 milioni) più la quota del paracadute nel 2024/25 e nel 2025/26 nel caso in cui la squadra retrocedesse subito (i restanti 90 milioni). La cifra, però, può addirittura superare i 330 milioni di euro di ricavi aggiuntivi assicurati nel caso in cui la società riuscisse a evitare la retrocessione durante la prima stagione in Premier League. Impresa riuscita negli ultimi cinque anni a ben nove squadre su 15, di cui tre solo nella stagione 2021/22.
Un raffronto con la nostra serie A? Chi passa dalla serie cadetta alla prima divisione italiana è sicuro di incassare solo 35 milioni di euro, di cui 25 derivanti dai diritti tv della stagione disputata nel massimo campionato e altri 10 milioni come paracadute nell’annata successiva. Mentre i 105 milioni garantiti dal contratto televisivo, che il Luton si è garantito con lo spareggio vinto, sono più di quanto incasserà la squadra che riceverà più soldi dai diritti tv nel campionato italiano.
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