Nahuel Guzman, durante la sfida tra Tigres e Vancouver, ha fatto finta di tirare fuori dalla bocca un nastro colorato. C’è chi lo critica e chi lo reputa un genio…
Un numero mai visto su un campo da calcio. Altro che Neymar o Ronaldinho, tanto per citare due calciatori “giocolieri”. Una cosa del genere non se l’aspettava nessuno e mai era stata pensata su un terreno di gioco. Qui siamo nel “campo” di Harry Houdini e David Copperfield. Preparatevi perché non avete mai visto nulla di simile durante una partita…
Protagonista assoluto il portiere Nahuel Guzman, che ha sorpreso anche i suoi tifosi esibendo un numero di magia mentre erano in corso i calci di rigore. L’argentino, 37 anni, è stato l’eroe della squadra messicana Tigres UANL nella sfida della Leagues Cup contro Vancouver (piegato 5-3 ai rigori dopo l’1-1 ottenuto nei tempi regolamentari). A fare notizia, più del risultato del match, sono state le insolite gesta del portiere. Un video girato da dietro la porta ha mostrato Guzman simulare un trucchetto senza senso: ha fatto finta di tirare fuori dalla bocca un nastro colorato prima che l’avversario si presentasse sul dischetto. Una provocazione che ha dato i suoi frutti visto che subito dopo è riuscito a parare la conclusione dagli undici metri.
Qualcuno ha criticato in modo aspro il suo atteggiamento, i tifosi del Tigres al contrario lo hanno elogiato e applaudito per l’approccio poco convenzionale: “Abbiamo visto un antipasto della prossima generazione di furbizie sul campo“, è stato scritto. E poi: “Altri portieri, subito dopo aver visto il filmato, sono andati a comprare trucchi da prestigiatore. Ci sarà il boom di vendite su internet!”. Un comportamento che ha diviso in due l’opinione pubblica, tra chi ha apprezzato la spettacolarità del trucco e chi invece ha considerato irrispettoso (e tutt’altro che geniale) il suo comportamento mentre si stavano tirando i rigori.
Vancouver e Tigres si stavano giocando l’accesso agli ottavi di finale di League Cup, competizione a cui sta partecipando anche Lionel Messi con l’Inter Miami, club che ha sposato in estate dopo l’esperienza di due anni al Paris Saint Germain. La squadra della Pulce nel prossimo turno se la vedrà contro Dallas. Chissà come avrebbe reagito lui se si fosse trovato ad affrontare il connazionale Guzman nel duello psicologico dal dischetto. Forse il portiere non si sarebbe permesso contro un mito della Nazionale.
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