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Cambiamento climatico porta ad un nuovo virus mortale

Il cambiamento climatico porta alla formazione di un nuovo virus mortale in Europa: ecco come stanno le cose.

Pare proprio che stando a quello che dicono gli scienziati, esiste una malattia mortale diffusa dalla zecche che di solito si trova nei Balcani, in Africa, in Asia e in Medio Oriente, potrebbe presto diffondersi in Europa, poiché i cambiamenti climatici spingono gli insetti a spostarsi verso la parte più settentrionale nel continente.

Cambiamento climatico
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E’ un allarme che hanno gli esperti e che ha a che fare con la diffusione della febbre emorragica di Crimea-Congo, o Cchf, che l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha inserito nell’elenco delle nove “malattie prioritarie”.

La Cchf è stata individuata per la prima volta in Crimea nel 1944, da cui prende il nome, si tratta di un virus trasmesso dalle zecche e per essere meglio precisi dal Nairovirus che appartiene alla famiglia dei Bunyaviridae.

Questo tipo di virus, stando alle parole dell’Oms: “Nei casi più gravi anche ittero, sbalzi d’umore e percezioni sensoriali rientrano tra i sintomi causati dal virus. Alcuni animali, come bovini, ovini e caprini, sono sensibili al virus. Gli esseri umani possono contrarlo se vengono morsi da una zecca portatrice o entrando in contatto con sangue o tessuti di animali infetti durante e subito dopo la macellazione”.

Nel caso in cui infatti si venisse morsi da una zecca infetta, il periodo di incubazione del virus può durare tra i 3 e i 9 giorni e non finisce qua, le persone possono trasmettersi il virus anche attraverso il contatto con il sangue, le secrezioni o altri fluidi corporei.

Chi guarisce lo fa intorno al nono o decimo giorno dopo essersi ammalato. Chi soccombe alla malattia muore in media nella seconda settimana di malattia.

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