Can Yaman denunciato per aggressione: “Era una furia!”

Can Yaman durante le riprese di Viola come il mare 2 è stato denunciato per aggressione: “Era un furia”.

Il noto attore turco Can Yaman è stato denunciato per aggressione da una cittadina di Civita Castellana. Yaman ha conquistato il pubblico italiano dopo aver partecipato ad alcune soap turche, dove ha rivelato il suo talento d’attore nonostante gli studi in legge. Bellezza imbarazzante e fascino che non lascia indifferente, Yaman è una vera star e vanta milioni di fans che non mancano di seguirlo in ogni suo spostamento.

Da circa due anni, per motivi di lavoro, si divide tra la Turchia e l’Italia. Nel bel paese è stato infatti scritturato per partecipare ad alcune fiction. Tra queste Viola come il mare che è prossima a debuttare con la seconda stagione. Nella serie Yaman lavora a fianco di Francesca Chillemi e fra i due sul set c’è una grande affinità. Le riprese di Viola come il mare 2 si sono concluse da poco, ma a quanto l’attore oltre alla fama e la popolarità ha ricevuto anche una denuncia per aggressione. Ma cos’è successo?

Barbara Nelli, titolare di un negozio di abbigliamento situato nella piazza principale di Civita Castellana dove si sono svolte le riprese di Viola come il mare 2, ha denunciato l’attore. La donna, secondo quanto da lei raccontato, è stata aggredita da Yaman nel suo negozio perchè teneva la musica troppo alta: “Sono entrata in negozio presto, alle 7 del mattino. Ho cominciato a fare le pulizie. Una volta dentro non potevo né uscire né ricevere clienti. Ero praticamente sequestrata. Così ho acceso la radio. Poco dopo sono entrate due persone per chiedermi di spegnere l’apparecchio”.

“E’ arrivato come una furia” la denuncia della negoziante

La negoziante, che ha anche lamentato i mancati utili a causa delle riprese, ha poi aggiunto: “Mentre parlavo e spiegavo educatamente le mie ragioni, è arrivato come una furia Can Yaman, che mi ha aggredito verbalmente. Lo tenevano in quattro, ho avuto paura”. Francesca Chillemi si è schierata dalla parte della commerciante, ha provato a calmarla e rassicurarla.

In seguito la produzione ha offerto alla commerciate un risarcimento di 600 euro che è stato rifiutato perchè ritenuto incongruo. La signora si è affidata ad un legale e ha anche denunciato dei danni alla sua serrande, danni provocati probabilmente d’alcuni calci. La produzione è tuttavia pronta a difendersi anche in sede legale visto che la presunta aggressione è avvenuta davanti agli altri commercianti che possono raccontare come sono andare veramente le cose.