Cincinnati, Alcaraz vince e svela: “Io come Stallone, mi carico con Rocky IV”

Il tennista spagnolo piega in tre set (7-6, 6-7, 6-3) l’americano Paul, una battaglia di più di 3 ore. Poi in conferenza confida: “Ogni giorno sento le canzoni del film, le canto in macchina con il mio staff, per me sono un’arma chiave…”

E che ci vuole! Basta vedere il film: “ll mio segreto? Gli allenamenti di Rocky e ascolto 2-3 canzoni al giorno del film...”. Ecco qui, svelato il “trucco” di Carlos Alcaraz. Talento straordinario, numero 1 nella classifica Atp, il futuro del tennis.

Negli ottavi di finale di Cincinnati ha piegato l’americano Tommy Paul (7-6, 6-7, 6-3) e ora nei quarti affronterà l’australiano Purcell. Naturalmente con tutti i favori del pronostico. Eh beh, con tutti quei brani che sente… Show in conferenza stampa del classe 2003. “Come mi carico? Ho messo un video di Rocky, metto sempre la parte dell’allenamento di Rocky 4, quello con sui si prepara per sfidare Ivan Drago. Quel video è fondamentale per me“, ha risposto alle domande dei cronisti.

Juan Carlos Ferrero, ex tennista spagnolo e ora suo allenatore, lo aveva spronato dall’angolo per tutta la partita del Master 1000, vinta grazie a una battaglia di 3 ore e 9 minuti, interrotta quattro volte a causa della pioggia: “Intensità, come una roccia!”, gli ha urlato più volte. In campo è stato accontentato ed è arrivato il passaggio del turno.

Alcaraz ammette: “Metto le canzoni di Rocky ogni volta che devo giocare, mi caricano tantissimo”

La motivazione è stata spiegata subito dopo durante le interviste. “Per me Rocky è un’arma chiave”, ha ammesso il ventenne. “Quando mi diverto do sempre il meglio di me, cerco di scherzare con il mio staff, ci godiamo ogni momento che il tennis ci regala”.

Anche quello che ha “donato” Sylvester Stallone: “Ricordo tutti i film, tutte le canzoni… Ogni volta che devo scendere in campo, metto in macchina tre canzoni di Rocky come per esempio ‘Eye of the Tiger’… Le canto insieme al mio team, quasi urlando, è qualcosa che mi motiva molto quindi è diventata un’abitudine”. Paul se n’è reso conto così come tutti quelli che hanno ceduto il passo in campo di fronte ad Alcaraz, l’astro nascente del tennis mondiale.