Caso di chikungunya in Italia: che cosa fare?

In Italia è stato provato l’esistenza del primo caso di chikungunya: un problema non da poco. Che cosa fare in questi casi?

Si tratta di un presunto caso di chikungunya, lo stesso che è stato segnalato dalla Ausl a Santarcangelo di Romagna: una situazione davvero incresciosa che da stessa indicazione sanitaria ha dato il via al Comune a prendere provvedimenti.

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Cosi come riporta il web infatti, il Comune in questione ha provveduto a dare il via ad una lunga operazione di disinfestazione preventiva che proprio in queste ore sta andando in scena.

Ad averlo reso noto è stata una nota ufficiale dello stesso ente in una nota pubblicata ieri sul sito web della realtà comunale situata in provincia di Rimini, per fare il punto della situazione e tranquillizzare i cittadini: “Il trattamento anti-zanzare sta proseguendo nelle caditoie delle abitazioni private (sino ad un raggio di circa cento metri da quella della persona che avrebbe contratto la malattia) alle quali gli operatori chiedono di poter accedere accompagnati dagli agenti della polizia locale. Dovranno quindi essere i tecnici del laboratorio sanitario regionale dell’Emilia – Romagna ad accertare la sospetta positività del soggetto in questione: l’attenzione resta massima, in attesa di ulteriori sviluppi che non dovrebbero tardare ad arrivare”.

Zanzara, disinfestazione in corso per i primi casi di Chikungunya: di cosa si tratta?

Una volta capito il modo in cui il Comune in questione sta correndo a ripari per questa emergenza, scopriamo di che cosa si tratta: cosi come riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, la chikungunya è una malattia virale, caratterizzata da febbre e forti dolori, che viene trasmessa all’uomo da zanzare infette.

Il virus responsabile della malattia appartiene alla famiglia delle togaviridae, del genere degli alphavirus. Non esistono trattamenti antivirali specifici e le cure si focalizzano primariamente nell’alleviare i sintomi. Una cosa importante è che al momento in commercio non è presente nessun vaccino contro la chikungunya.

Ovviamente esiste anche un tipo di prevenzione che tanto per cominciare consiste nell’impedire o comunque ridurre al minimo le punture delle zanzare e quindi chi ha intenzione di andare in quelle zone, l’accortezza è quella di richiedere reti alle finestre o zanzariere nelle stanze in cui si soggiorna. Ma non finisce qua, se serve la cosa importante da fare è quella di comprare e utilizzare dei repellenti anti-zanzare, con il loro utilizzo che è tuttavia sconsigliato per i bambini di età inferiore ai tre mesi.