Il gonfiore alle caviglie è un problema largamente diffuso, non si tratta in genere di un disturbo grave e si può curare con piccoli accorgimenti
Gambe, piedi, ma soprattutto caviglie gonfie , un problema che interessa in particolar modo donne e anziani, ma non in maniera esclusiva. Perché in realtà le cause di questi disturbi sono potenzialmente tante, che possono verificarsi a qualsiasi età e anche negli uomini. Le donne ne soffrono con più frequenza a causa della maggior produzione di estrogeni, che influiscono sulla ritenzione. Allo stesso tempo anche le persone anziane tendono ad avere le caviglie gonfie, a causa della ridotta mobilità.
Un problema di ristagno di liquidi
Il motivo più frequente è legato a un ristagno dei liquidi, a sua volta dovuto a problemi di circolazione. L’edema alle caviglie può manifestarsi in particolari momenti della giornata, di solito verso sera, oppure in particolari condizioni esterne come accade ad esempio in estate con l’aumento delle temperature. Tuttavia ciò non preclude il fatto che il gonfiore possa palesarsi in qualsiasi momento, anche di prima mattina e durante l’inverno. Il problema di ritenzione idrica è presente 365 giorni l’anno, con picchi a seconda di dieta, ormoni e, appunto, temperatura. Sicuramente il sovrappeso e l’obesità, le alterazioni ormonali, le patologie del sistema circolatorio ed eventuali terapie farmacologiche sono tra le cause principali del ristagno di liquidi. Naturalmente se il problema persiste per un tempo prolungato sarà necessario consultare uno specialista.
Una dieta ricca di grassi e alimenti confezionati ad alto contenuto di sale contribuiscono ad aumentare la ritenzione, che si combatte bevendo molta acqua e consumando ortaggi di stagione fortemente idratanti come melone, anguria, cetriolo, zucchine, pomodori e lattuga, perfetti per creare insalatone, macedonie, estratti e frullati dissetanti e drenanti.
I giusti rimedi
Ma come sempre, uno dei rimedi efficaci, e comunque necessario a tutto il funzionamento del nostro organismo, è l’attività fisica. Il sangue nelle vene degli arti inferiori ha bisogno della spinta per pompare e risalire fino al cuore. Questa spinta arriva in massima parte alle contrazioni dei muscoli di coscia e polpaccio durante l’attività fisica. Quindi, per far funzionare bene questo meccanismo bisogna muoversi, nulla di esagerato, basta anche una semplice passeggiata di 20-30 minuti e, ogni volta che ne abbiamo l’occasione, cerchiamo di mettere le gambe in alto, per contrastare l’effetto gravità. Molto efficace è anche un semplice getto di acqua fredda su polpacci e caviglie, meglio se riusciamo a dedicare 15 minuti a un pediluvio rilassante arricchito con olio essenziale di cipresso e lavanda e uno strato di ciottoli di fiume, tondi e levigati, grandi quanto una noce, su cui muovere i piedi, immaginando magari di essere in riva al mare.
E’ necessario mantenere una giusta idratazione ed evitare quanto più possibile il sale bianco, bere quindi molta acqua con l’aggiunta di cetriolo e limone, con proprietà antinfiammatorie che favoriranno la risoluzione del problema gonfiore. Infine, meglio evitare eccessi di zucchero, l’ uso di indumenti stretti e in fibre tessili sintetiche, una vita sedentaria e il calore diretto su gambe e caviglie.