Dal sushi d’oro al caffé defecato dallo zibetto, passando per un tonno pagato 145mila euro. Ecco le stranezze provenienti da tutto il mondo e che in pochi possono permettersi
Quali sono i cibi più lussuosi? Prezzi da capogiro, che non tutti possono permettersi. Il primo, conosciutissimo, è il caviale beluga, cioè le uova di storione del marchio “Almas”. Vengono pagate circa 25.000 dollari al chilo. In pochi conoscono invece le “baby anguille” giapponesi, a gennaio 2018 hanno toccato il prezzo di 35.000 dollari al chilo. Sono arrivate a costare più dell’oro. Lo zafferano, già dal soprannome, presuppone costi altissimi: un chilo di “oro rosso” viene circa 3.000 euro.
Nella lista preziosa non può mancare il manzo di Kobe, carne giapponese che si distingue per la consistenza delicata e la succosità. Siamo intorno ai 1.300 euro al chilo. Andando avanti: ecco il tartufo nero e il tartufo bianco d’Alba. Il “Diamante nero” è uno dei funghi più speciali e costosi al mondo: il tipo “Black Diamond” può raggiungere addirittura i 1.000 dollari al chilo. Quello bianco “Alba”, invece, è una prelibatezza italiana trovabile soltanto in Piemonte: venduto a 3.000 euro al chilo.
Occhio anche ai formaggi. Quello d’alce, per esempio, arriva dalla Svezia ed è prodotto con il latte di femmina d’alce: siamo intorno a 1.120 dollari al chilo. Il formaggio Pule, al contrario, viene dalla Serbia (precisamente da Belgrado): viene preparato con il latte di una razza autoctona di asini che vengono allevati in condizioni particolari. Un litro di questo latte, infatti, costa 45 euro e per preparare un formaggio medio servono 15 litri.
Il cocomero nero e il tonno da 145mila euro
Tra le prelibatezza della cucina francese troviamo il foie gras d’oca, criticata per i metodi utilizzati per ottenerla: 300 euro al chilo. In Giappone, nazione specializzata nelle rarità, si trova l’anguria nera Densuke. È un cocomero coltivato solo sull’isola di Hokkaido: la sua polpa è la più dolce e costa 500 euro al chilo. Facile riconoscerlo: la sua pelle è nera e non striata. Sempre in Giappone c’è il tonno rosso: sull’orlo dell’estinzione, per questo il suo prezzo estremamente alto, all’asta è stato pagato 145.000 euro. E ancora, sempre in terra nipponica si può assaggiare il sushi d’oro: l’alga che avvolge i maki è sostituita da una foglia d’oro.
Anche le patate possono essere considerate costosissime. La specialità “bonnette de Noirmoutier” proviene soltanto dall’omonima isola francese e viene coltivata secondo una tradizione secolare. Costa addirittura 9 euro al pezzo. Chiudiamo la carrellata con il caffè Kopi Luwak, prodotto con i chicchi di caffé che lo zibetto (un piccolo mammifero) ingerisce e poi espelle attraverso le feci. Un processo sgradevole che però fa salire il prezzo a 300 euro al chilo.