L’indagine di Coldiretti/Ixè non lascia dubbi: soltanto il 19% delle persone torna a casa a mani vuote, ecco cosa c’è in testa alla classifica dei “regalini” fatti in ferie
Più della metà degli italiani (51%) quest’anno al rientro dalle vacanze ha scelto di acquistare prodotti alimentari tipici come souvenir. Sono il ricordo dei sapori di villeggiatura. Coldiretti/Ixè ha condotto un’indagine dopo l’ultimo grande controesodo di agosto, alla fine delle ferie per la maggioranza degli italiani.
Appena il 19% dei 37,5 milioni di italiani in vacanza – questo il dato svelato – è tornato a casa a mani vuote. La crisi, tra l’altro, sta spingendo sempre di più verso spese utili. I prodotti tipici, insomma, vincono su tutte le altre scelte. Al secondo posto tra i souvenir – ha proseguito la Coldiretti – si sono classificati i gadget, i portachiavi, le magliette cartoline e i prodotti artigianali. A sorpresa primeggiano i formaggi, che si attestano davanti a salumi, dolci, vino e olio extravergine d’oliva. La valorizzazione dei prodotti locali si verifica nei principali luoghi di villeggiatura grazie anche ai percorsi enogastronomici, alle città del gusto, alle aziende e ai mercati degli agricoltori che permettono di acquistare a chilometro zero direttamente dai produttori. Si cerca di ottimizzare il rapporto qualità/prezzo e portarsi a casa un pezzo di storia della tradizione italiana.
In aumento anche le gite di una sola giornata. In Italia ci sono circa 25mila agriturismi, che continuano a incrementare l’offerta di attività comprendendo anche servizi innovativi per sportivi, curiosi e ambientalisti, oltre ad altre attività culturali. Nei piccoli borghi con meno di 5.000 abitanti, secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, nasce il 92% delle produzioni tipiche nazionali. Coldiretti ha spiegato: “La ricerca dei prodotti tipici è diventato un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia, leader mondiale del turismo enogastronomico”.
La nostra nazione può contare sull’agricoltura più green d’Europa. La tavola si classifica come la voce principale del budget delle famiglie in ferie in Italia: circa un terzo della spesa totale, infatti, è destinato al consumo di pasti in pizzerie, ristoranti, agriturismi o trattorie, ma anche per gli acquisti di specialità enogastronomiche, cibo di strada o souvenir.
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