Sono stati comunicati dei dati positivi sulla rinnovata importanza che la sala cinematografica ha assunto nelle abitudini dei giovani italiani.
Se fino a pochi mesi fa, pareva che la pandemia avesse definitivamente ucciso la fruizione in sala di contenuti audiovisivi, i recenti dati registrati da una ricerca di Swg, descrivono una risalita rassicurante dell’industria e dell’interesse giovanile per la sala.
L’indagine si chiama “Gli italiani e il cinema” ed è stata presentata nelle scorse ore all’80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Sono numerosi i fattori che hanno influenzato un netto miglioramento dei numeri relativi alle presenza in sala. Adesso, infatti, pare delinearsi un futuro ottimistico, potenzialmente in linea con i risultati che la sala otteneva nel periodo pre-pandemico. Se nel 2022 si viaggiava intorno ad un 61% di italiani non disposti a recarsi in sala, in questi primi otto mesi di 2023 il trend è andato costantemente migliorando, passando dal 39% di potenziali clienti, ad un incoraggiante 50%. Ora gli italiani si dividono in due fazioni, tra chi preferisce rimanere a casa e sfruttare gli abbonamenti alle piattaforme in streaming e chi, come i giovani, non si preclude ne questa prospettiva, ne quella di recarsi in sala.
Il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ha commentato le statistiche: “L’indagine evidenzia uno scenario complesso e variegato, con importanti implicazioni per il futuro della cultura in Italia e per l’industria cinematografica. Nonostante le difficoltà e il contesto economico, l‘analisi dimostra che in autunno potremmo potenzialmente raggiungere i livelli pre-pandemici. Già al 31 agosto è stato realizzato l’incasso dell’intero 2022”. Ovviamente, c’è anche da filtrare i numeri sopracitati attraverso una disamina della quantità e la popolarità delle produzioni sbarcate in sala. Difatti, nel corso di questo 2023, gran parte delle grandi produzioni hanno sparato le proprie cartucce più pregiate, basti pensare a Super Mario Bros The Movie, Barbie e Oppenheimer. Soltanto questi tre progetti, hanno garantito una quantità di spettatori semplicemente impressionante, capace di eguagliare in poche settimane, gli incassi dell’intero anno precedente.
La Senatrice ha concluso, durante il suo intervento al Festival di Venezia, ricordando l’importanza di alimentare l’industria, per non rischiare di veder diminuire nuovamente queste piacevoli cifre: “In questo senso, è fondamentale non solo offrire esperienze di alta qualità e offerte all’avanguardia, ma diventa cruciale anche la capacita’ di adattarsi alle nuove dinamiche e alle preferenze dei consumatori”. In tal senso, sono stati fondamentali, e continueranno ad esserlo, i vari incentivi statali forniti a studenti, giovani e famiglie, per rendere questa genuina passione, più sostenibile sul piano prettamente economico. Anzi… ci auguriamo che gli sconti, in forma anche e soprattutto di abbonamenti agevolati, vengano incrementati, così da permettere anche alle produzioni meno blasonate, di assicurarsi una nicchia gremita.
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